Auto, l’Europa sale del 13,7% a novembre Fiat Chrysler +18,3%
Eadesso quota 14 milioni è un traguardo concreto. Continua a correre, l’auto europea, e con il +13,7% messo a segno in novembre non esorcizza solo i timori di rallentamento del ritmo arrivati insieme al fiacco bilancio di ottobre. Allontana anche altri fantasmi, che hanno a che fare con barriere soprattutto psicologiche ma non per questo secondarie. La prima è il tetto dei 13 milioni di vetture vendute: con gli 1,125 di immatricolazioni nell’ultimo mese, i 28 Paesi della Ue più l’area Efta hanno portato a 13,045 milioni il totale da inizio anno, vale a dire l’8,6% in più rispetto al corrispondente periodo 2014. La seconda barriera cade in conseguenza, con l’Acea ( l’associazione dei costruttori europei) che può rivedere al rialzo le stime per l’intero 2015. E benché il settore sia ancora lontano dai 16 milioni di vendite pre crisi, i poco più di 14 milioni di cui è ora accreditato sono oltre un milione in più rispetto al 2014 e superano un livello mai più visto dal 2009. Festeggia più di altri, perché più di altri anche questa volta corre, Fiat Chrysler Automobiles: più 18,3% sul mese e più 13,4% da gennaio, il che fa risalire la quota al 6,1% e 6,2%. Deve invece serrare i ranghi, perché comincia a sentire i contraccolpi pesanti del dieselgate, Volkswagen. Non è roba da poco: mentre il mercato si rafforza, Wolfsburg perde terreno sui concorrenti, vede la quota scendere dal 26,6% al 24,3% e ammette che, per la prima volta da undici anni, il bilancio immatricolazioni del brand potrebbe chiudere in rosso.