L’ora di religione
Caro Romano, segnalo alla sua attenzione le conversazioni che spesso facciamo in famiglia: l’ora di religione nelle scuole. Non si capisce per quale motivo a scuola — durante la cosiddetta ora di religione — non si faccia la storia delle religioni, molto più interessante e istruttiva del solo catechismo. Quando poi i ragazzi vorranno fare la prima comunione o la cresima, andranno nelle parrocchie per essere istruiti. Così i nostri ragazzi avrebbero due vantaggi: un’ora più interessante e istruttiva, e argomenti per controbattere l’avanzante islamismo.
Giampaolo Caniato
Sono d’accordo con lei e ho avuto l’occasione di scriverlo recentemente. Ma è una decisione da prendere anche a dispetto dei desideri della Chiesa cattolica. Le Chiese si considerano depositarie di una verità che non può essere storicizzabile e, quindi, relativizzabile.
POLITICA ESTERA
Utilità dell’ipocrisia Caro Romano, la Germania parteciperà alla missione militare contro gli jihadisti dell’Isis in sostegno della Francia, offrendo supporto logistico. A differenza di Gran Bretagna, Francia e Usa, la Germania non effettuerà operazioni di bombardamento dei territori. Così ha deciso il Parlamento tedesco a larga maggioranza. La posizione tedesca è molto simile a quella italiana, che partecipa alle coalizioni internazionali con attività di addestramento, ricognizione, fornitura di armamenti, individuazione di obbiettivi, ma non impegnata direttamente in azioni offensive. Ai fini pratici, a mio avviso, non cambia nulla: Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 lettere@corriere.it www.corriere.it sromano@rcs.it Le mosse di Janet Yellen e le conseguenze per Stati Uniti, Ue e Italia: l’analisi di Massimo Gaggi Rassegna stampa dalle 7.15 e due notiziari alle 13 e alle 19.30