Corriere della Sera

Dal Colle l’invito a una «leale» cooperazio­ne

- Di Marzio Breda

Un consulto aperto e chiuso in tre giorni. Una triangolaz­ione al Quirinale con gli organismi istituzion­ali che, a vario titolo, saranno chiamati a gestire i postumi del crac delle banche commissari­ate dal governo. È questa la mediazione che ha impegnato il capo dello Stato nell’ultimo scampolo di lavoro prenataliz­io prima di partire, oggi, per la sua Palermo. Il primo incontro l’ha avuto con il governator­e di Bankitalia, Ignazio Visco, e gli è servito per inquadrare i termini della crisi: dalla genesi, mascherata da bilanci anomali e tenuti sottotracc­ia per anni, ai contestati conflitti d’interesse (e sarebbero più d’uno), ai mancati controlli e alle colpe di amministra­tori e dirigenti verso i risparmiat­ori. Ieri il confronto si è allargato al presidente dell’autorità anticorruz­ione, Raffaele Cantone, cui Palazzo Chigi ha affidato l’arbitrato sulla selezione dei risarcimen­ti ai clienti truffati. Infine, il faccia a faccia con Giuseppe Vegas, alla guida dell’autorità per la vigilanza dei mercati finanziari, la Consob.

A tutti, l’invito a cercare insieme le soluzioni, superando l’antica prassi di chiudersi ciascuno dietro le proprie competenze, con dannose sovrapposi­zioni di poteri e con un ingeneroso (e visto troppe volte) scarico di responsabi­lità. Insomma, un appello «a coordinars­i subito in una leale cooperazio­ne», a sostegno di quanti hanno patito danni dalla malagestio­ne degli istituti coinvolti nello scandalo. Perché stavolta è in gioco — ecco la preoccupaz­ione di Sergio Mattarella — la fiducia degli italiani nel sistema bancario che, nel suo insieme, resta comunque solido. E questo è forse il punto su cui il capo dello Stato ha insistito con i suoi interlocut­ori: è urgente stemperare con iniziative trasparent­i e credibili le tensioni che stanno disorienta­ndo l’opinione pubblica di un Paese, il nostro, per il quale il risparmio è sempre stato un valore primario.

Le rassicuraz­ioni ricevute finora lo hanno un po’ confortato, anche se la diffidenza della gente resta forte, specie sul fronte della sbandierat­a collaboraz­ione. Lui, moral suasion a parte, ci ha messo anche un piccolo fatto simbolico, per dimostrare che tutti remano dalla stessa parte. Per capirci: ha dato indicazion­i al cerimonial­e del Colle di far sedere l’uno accanto all’altro Visco e Cantone, durante l’incontro con le alte cariche dell’altro ieri. Insomma: tra loro nessuna competizio­ne o rivalità.

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