Con il canone in bolletta 420 milioni in più Le stime di Mediobanca sull’evasione

Più efficienza con la nuova governance e più soldi in cassa con il canone in bolletta: per la Rai la riforma e la legge di Stabilità configurano per l’azienda di Viale Mazzini un’autentica svolta.

Ieri R&S-Mediobanca, l’area studi della più importante banca d’affari italiana, ha diffuso un’analisi sui cinque principali operatori televisivi del nostro Paese. Il rapporto per quanto riguarda la Rai si estende a un confronto con le più grandi tv pubbliche europee. E sembra si parli di due mondi differenti.

Anzitutto in Italia finora il

Quartier generale La sede della Rai in Viale Mazzini a Roma tasso di evasione del canone è stato da primato: un cittadino su tre ha evitato di pagarlo. Con percentuali che in parte costituiscono una sorpresa perché se al Nord il tasso è pari al 26%, appare particolare la «punta» registrata a Milano, pari al 42%. Per una metropoli decisamente europea si tratta di un dato definibile anomalo, visto che l’evasione in Francia e Germania è pari all’1% mentre tocca il 5% in Gran Bretagna. Nella provincia italiana più «virtuosa», Ferrara, è al 17%, mentre nelle zone più «indisponibili» a pagare il canone, come Crotone o Napoli, supera il 55%. Nella contabilità separata (quella di servizio pubblico) di Viale Mazzini la valorizzazione dell’evasione è stata stimata in 600 milioni. Che scendono a 500 senza evasione e con la riduzione del canone da 113,5 euro a 100 prevista dalla legge di Stabilità. R&S Mediobanca ipotizza invece la Il 33% delle risorse recuperate destinato al taglio delle tasse Poi la quota salirà al 50 permanenza di un mancato pagamento «all’inglese» e stima in circa 420 milioni il maggior introito con il canone in bolletta elettrica. Il gruppo Rai, che nel 2014 ha realizzato 2,4 miliardi di ricavi, per il 64% grazie al canone e per il 27,6% con la pubblicità, potrebbe dunque teoricamente arrivare a fatturare oltre 2,8 miliardi, collocandosi al primo posto in Italia (sorpassando Sky, che fattura 2,7 miliardi e la parte italiana di Mediaset, 2,3 miliardi) e al terzo a livello europeo a fianco di France télévisions (ricavi per circa 3 miliardi, per l’82% provenienti da canone).

Il taglio delle tasse