Corriere della Sera

Merkel e le critiche «ingiuste» di Renzi: «Non sono turbata» Presto il chiariment­o

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dice che i termini dell’opposizion­e tra rigore e crescita sono superati dai fatti: ci si chiede come mai Renzi abbia voluto sollevare una questione del genere ora.

Frau Merkel sa di essere vulnerabil­e su una serie di punti sollevati dal premier italiano. Sul raddoppio del gasdotto Nord Stream assieme alla Russia deciso da Berlino mentre Mosca è sotto sanzioni occidental­i, la cancellier­a ha scarsa agibilità: il progetto è stato voluto con forza dai partner di governo socialdemo­cratici, in prima linea da Sigmar Gabriel, il ministro dell’Economia e leader della Spd che è stato a Mosca a discutere direttamen­te con Vladimir Putin la questione. Anche sulla garanzia comune europea sui depositi bancari, Berlino si rende conto che si tratta del logico completame­nto dell’Unione bancaria, come dice Renzi. Il problema — si aggiunge — è che da un lato Roma vuole e tende a imporre la flessibili­tà di bilancio, dall’altro chiede la mutualizza­zione: obiettivi ritenuti inconcilia­bili, in quanto la prima, cioè la deviazione dal Patto di Stabilità, renderebbe rischioso per i partner dare garanzie a un Paese con un debito sopra al 130% e che per ora non lo riduce.

A Berlino si sottolinea che, in questo passaggio politico, le due priorità della cancellier­a per il 2016 sono la crisi dei rifugiati e il referendum della Gran Bretagna sul rimanere o meno nell’Unione Europea. La sensibilit­à tedesca su questi due fronti è dunque elevata. Frau Merkel sulla prima questione sa di giocare il futuro proprio e Le parole del premier italiano Ho stima per Angela... Ma dobbiamo essere franchi. L’Ue deve servire tutti e 28 i suoi componenti, non solo uno

Matteo Renzi Prima pagina Il «Financial Times» di ieri con l’intervista al premier italiano Matteo Renzi che mette in guardia sul populismo crescente in Europa

quello della collocazio­ne della Germania nella Ue. È che finora in Europa non ha trovato aiuti soddisface­nti e anche questo è un punto di frizione con l’Italia (anche se non solo con essa, anzi). Sul rischio Brexit, la cancellier­a si è impegnata con David Cameron a sviluppare un’iniziativa politica che porti a cambiament­i nella Ue capaci di trattenere Londra nel quadro comunitari­o. La lettera su questo tema firmata congiuntam­ente dai ministri degli Esteri italiano e britannico, Paolo Gentiloni e Philip Hammond, in Germania è ritenuta legittima — «è un problema di tutti» — ma è anche vista come un elemento di confusione nel quadro delle alleanze possibili sulle riforme proposte.

Le differenze sottolinea­te da Renzi e quelle che registra il governo tedesco sono insomma reali. Ma non insuperabi­li. Berlino, però, non le vuole fare diventare una battaglia pubblica: anche i giornali, in Germania, non hanno quasi dato rilievo alle critiche del premier italiano.

@danilotain­o

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