Il caso di Lady risparmio e i rendimenti gonfiati allo sportello di Mirandola
Un caso di gestione «disinvolta» delle comunicazioni e della rendicontazione finanziaria ai clienti oppure una vera e propria frode a danno dei risparmiatori? I contorni della vicenda venuta alla ribalta della cronaca nella ricca provincia emiliana, nella cittadina di Mirandola, nel Modenese, sono ancora incerti e promettono sorprese. Secondo alcune segnalazioni partite nell’ottobre scorso, una funzionaria del private banking del Credito Emiliano di Mirandola avrebbe fornito ad alcuni clienti una rendicontazione infedele dei risultati ottenuti dagli investimenti realizzati, gonfiando in modo sproporzionato i guadagni in relazione alla natura a basso rischio dei prodotti sottoscritti: linee di gestione patrimoniali o investimenti in titoli a basso rischio che avrebbero offerto performance degne di strumenti derivati ad altissima volatilità. I primi casi di risparmiatori coinvolti risalirebbero addirittura al 1998 ma la vicenda è venuta a galla solo nell’ottobre scorso. Secondo fonti del Credito Emiliano il caso interesserebbe una quindicina di clienti, con masse amministrate per 15-20 milioni, su un totale di 80 dossier seguiti dalla «banker» e un portafoglio cumulato di 100 milioni di euro.
La funzionaria, attualmente irreperibile, è descritta come una persona capace di conquistare la fiducia dei clienti che avrebbe attirato, soprattutto attraverso il passaparola, facendo leva sui rendimenti strabilianti offerti dai portafogli da lei gestiti. Proprio su questo punto si concentrano le indagini interne condotte dal Credito Emiliano che al momento ha ricevuto un reclamo scritto da cinque dei suoi clienti, mentre gli altri si sarebbero limitati a chiedere chiarimenti verbali. «Anche se al momento non sono emersi elementi che possano far ipotizzare la truffa o la distrazione di fondi in questa vicenda ci sono molti aspetti da chiarire, tanto più che i clienti coinvolti potrebbero essere molti di più dei 15 fin qui ipotizzati», afferma Letizia Vescovini, il legale che sta seguendo alcuni dei risparmiatori coinvolti nel caso.