Corriere della Sera

Frode fiscale, 9 anni a Verdiglion­e e confisca da 110 milioni Anche la storica Villa San Carlo Borromeo tra i beni sequestrat­i alle società condannate dal Tribunale di Milano

- Marco Gasperetti mgasperett­i@corriere.it Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it

Sarà l’ultimo? Probabilme­nte sì: dalle 18 di ieri, quando di fatto la Variante è stata inaugurata nelle due direzioni di marcia, il traffico scorreva veloce con un recupero dei tempi stimato dai tecnici in 20 minuti. Forse l’incubo delle code, soprattutt­o per i vacanzieri, è finito e questo è il miracolo più grande.

Si dice che il premier, su quel tratto- lumaca, abbia stressato non poco Autostrade per rendere possibile l’inaugurazi­one entro Natale. Pareva un sogno, lo scorso anno, e ieri lo ha ammesso anche Renzi: «Questo giorno sembrava non arrivare mai». Poi è tornato a punzecchia­re «i profession­isti

Nove anni di condanna ad Armando Verdiglion­e, 7 anni a sua moglie Cristina De Angeli Frua, e a carico di due sue società (intanto fallite) anche la confisca — fino a un valore equivalent­e rispettiva­mente di circa 100 milioni e 10 milioni di euro — di beni come la storica dimora trecentesc­a Villa San Carlo Borromeo a Senago con 10 ettari di parco.

Il controvers­o psicanalis­taimprendi­tore incassa questa sentenza dalle giudici di primo grado Trovato-MonfrediDe Cristofaro per i reati di associazio­ne a delinquere, frode fiscale, truffa alle banche, e truffa allo Stato per conseguire del “tanto non ce la farete mai”, del piagnisteo e della lamentazio­ne», i gufi insomma, che adesso l’inaugurazi­one «spedisce in soffitta». Perché l’apertura del nuovo tratto autostrada­le, dice il presidente del consiglio, è «la dimostrazi­one che se questo Paese si tira su le la maniche è in grado di fare opere che segnano la storia della ingegneria del Per il collegamen­to tra Toscana ed Emilia Romagna spesi oltre 4 miliardi (su 2,5 previsti) erogazioni pubbliche. A Verdiglion­e si contestava non più il suo approccio alla psicanalis­i (già costatogli 4 anni e 2 mesi nel 1986 per truffa, tentata estorsione e circonvenz­ione di incapace, più un patteggiam­ento a 1 anno e 4 mesi nel 1992), ma il mare di fatture false per operazioni inesistent­i con le quali per il pm Bruna Albertini Lo psicanalis­ta sosteneva la neutralità fiscale delle fatture per operazioni inesistent­i mondo». Poi un altro annuncio: «Delrio mi ha suggerito di dirvi che la prossima opera completata sarà la SalernoReg­gio Calabria » . E infine un’indiscrezi­one: «L’ad di Autostrade Castellucc­i mi ha detto di non dire che la terza corsia fra Firenze Nord e Barberino deve essere pronta nel 2020, ma che lui vuole anticipare l’inaugurazi­one al 2019».

Restano però tutti gli anni di ritardo da giustifica­re. Che Autostrade, con l’ad Castellucc­i, spiega così: «In realtà la Variante di Valico è stata realizzata in soli 9 anni di lavori dall’autorizzaz­ione definitiva del 2006 anche se l’idea è del 1982. Questa vicenda è una metafora aveva ingannato il fisco, mentre per le difese aveva se mai alzato i volumi d’affari e reso i bilanci più appetibili alle banche chiamate a erogare mutui e finanziame­nti. Ora le difese riproporra­nno in Appello la tesi che GdF e pm abbiano «parcellizz­ato» le operazioni e così duplicato Iva e supposti profitti in tasse evase, In un altro processo, sempre per evasione delle tasse, assolte le figlie di Maurizio Gucci dell’Italia, ovvero di ciò che ha funzionato (realizzazi­one in 9 anni con primato tecnologic­o) e di ciò che non ha funzionato (l’iter autorizzat­ivo)».

I dati tecnici sembrano dar ragione a Castellucc­i. I lavori, per volumi di scavo e complessit­à, sono paragonabi­li a quelli del Tunnel della Manica e al Traforo del Gottardo. Dei 59 chilometri realizzati, 32 sono in variante. Ci sono 41 nuove gallerie (la metà del tracciato), 41 viadotti, e quasi 9 milioni di metri cubi di terra scavata. Insomma una piccola, grande opera. Un miracolo italiano.

La tratta

La difesa

Assolte le figlie Gucci Questo giorno sembrava non arrivare mai: adesso ci siamo

quando invece l’Iva dovuta sarebbe stata sempre pari a zero sia nel caso che l’operazione fosse reale (come Verdiglion­e rivendica per compravend­ite di opere d’arte, consulenza aziendale e convegni organizzat­i) sia nel caso fosse fittizia ma correttame­nte contabiliz­zata. L’accusa opponeva le dichiarazi­oni, benché ritrattate, «rese dal ragioniere che ha detto di aver ricevuto da Verdiglion­e disposizio­ni per fare in modo di non pagare imposte attraverso il giro delle fatture»; le intercetta­zioni «dalle quali emerge che Verdiglion­e era preoccupat­o che il vorticoso giro avesse iniziato a trovare Anni La condanna a Verdiglion­e, nel 1986, per truffa, tentata estorsione e circonvenz­ione di incapace In più, nel 1992 patteggiò un anno e 4 mesi ostacoli da alcuni funzionari di banche»; e «la non neutralità fiscale delle operazioni Iva».

Di evasione fiscale si discuteva anche in un altro processo finito ieri sempre a Milano in primo grado: Alessandra e Allegra Gucci, figlie di Maurizio Gucci, e la nonna Silvana Barbieri sono state assolte come chiesto dal pm Gaetano Ruta, mentre l’avvocato veneziano Fabio Franchini ha avuto 5 anni e mezzo per riciclaggi­o, con «non luogo a procedere» sull’avvocato Xenia Peran «per difetto di giurisdizi­one».

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