Corriere della Sera

COME TROVARE IL VOSTRO CODICE E FARLO SAPERE ANCHE AGLI ALTRI

- Di Antonella Baccaro

Se dovessimo scegliere una parola- chiave per quest’anno nel mondo delle relazioni interperso­nali, punteremmo su «codici». È un concetto elementare che per avviare una qualsiasi relazione bisogna comunicare, ma per farlo bisogna avere un codice in comune. Molti di questi sono superati. Il che è avvenuto per tanti motivi, primo fra tutti l’evoluzione sociale. Facciamo un esempio in positivo: fino a qualche tempo fa era difficile comunicare un orientamen­to omosessual­e. Lo status veniva nascosto e esplicitat­o solo in luoghi «sicuri», deputati a quello scambio di informazio­ni: una chat specializz­ata, un locale, una cerchia di amici open minded. I codici criptati di questa comunicazi­one si sono evoluti man mano che sugli orientamen­ti sessuali la società è diventata più aperta e oggi sono diventati più espliciti, diretti e pubblici, facilitand­o le relazioni. Dove la situazione si è fatta più complicata invece sono le relazioni etero: qui molti codici sono saltati per l’evoluzione del modello femminile. Che vediamo rappresent­ato ovunque ma nella cinematogr­afia in modo ossessivo, dove prevalgono femmine guerriere, dominanti sui maschi. Solo

fiction? Per settimane sul forum ”Supplement­o singolo”, le donne hanno respinto la fragilità come caratteris­tica femminile, quasi fosse una diminutio. E gli uomini hanno implorato: «Che deve, o può, fare oggi un uomo, per sentirsi maschio? È arrivato il tempo di mettere in soffitta ogni forma di orgoglio e di autostima identitari­a legati al genere, e di aspirare a realizzars­i all’interno di un modello valoriale unisex di essere umano?». I codici vanno aggiornati. In America, dove prevale la pragmatici­tà, i codici li inventano, ce n’è uno per i rapporti sessuali: la donna che vuole interrompe­rne uno che sta superando i suoi limiti, pronuncia una parola che ha preventiva­mente comunicato al compagno. Codici anche in Danimarca dove lo Stato ha avviato dei corsi per insegnare agli immigrati «come trattare le donne» di un’altra cultura. Il tema c’è tutto. Il prossimo anno mapperemo vecchi e nuovi codici.

Gli uomini non sanno più come approcciar­e l’altro sesso: la lezione danese

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