Corriere della Sera

Alice Temperley e lo stile british di Kate e Pippa Middleton

La stilista amata dalla duchessa di Cambridge: la tendenza del momento? I tre pezzi

- Il sì di William e Catherine? una delle esperienze palace per «È stata 1 Enrica Roddolo

clettico eppure classico con un twist bohémien, ecco il mio stile», dice Alice Temperley, capelli fluenti e sguardo sognante, figura svelta e bellezza contempora­nea ma con un non-so-che di nostalgico. Come il fascino delle sue affezionat­e, da Catherine Duchessa di Cambridge che ha indossato un Alice Temperley in pizzo nero (più volte), un abito corto in maglia a trafori Temperley per mascherare i primi segni della sua seconda gravidanza, e ha messo i suoi Temperley in valigia anche quando è volata a Tuvalu e Kuala Lumpur. E insomma, decisament­e, Catherine ha un debole per pizzi e trasparenz­e di questa designer quintessen­tially British. «Indubbiame­nte è un privilegio vestire la Duchessa di Cambridge, sono felice di avere la possibilit­à di lavorare con una donna così straordi-

Con la Regina Alice Temperley man n o Scervino è la cappa: « L’abito di Capodanno, che deve sempre disegnare un po’ la silhouette, mi piace abbinato a un capo a contrasto come un chiodo o un gilet di pelle, per le giovani, o un cappotto ruvido in Harris Tweed nel segno di una nuova femminilit­à paritaria e spregiudic­ata», dice lo stilista citando la mantella in panno battuto portata sopra l’abito in pizzo da Agnese Renzi alla Scala. «La cappa è bella anche in naria e carismatic­a. E poi, è sempre un grande orgoglio quando qualcuno indossa gli abiti che hai disegnato, famoso o no», si schermisce lei. Già, chi non ricorda pure l’abito color smeraldo indossato dalla sorella della sposa, Pippa, al riceviment­o a Buckingham

E quando la regina l’ha nominata MBE (Member of the Order of the British Empire)?

più toccanti della mia vita, mi ha fatta sentire orgogliosa di quel che ho realizzato. Come la mia donna Temperley: fiduciosa, femminile ed elegante senza sforzo. Poi, dato che uso tecniche artigianal­i, gli abiti sono sempre unici e senza tempo». Già, dev’essere proprio questo stile di moda, ma fuori dalle gabbie del fashion, ad aver conquistat­o Catherine e una lunga scia di «A list girls» sul Tamigi. «Le mie muse sono le mie amiche: Laura Bailey, Alexa Chung e Caroline Issa». Infatti. E perché le «it» girl sul Tamigi sono così ricercate, vere e proprie celebritie­s? «Perché sono sempre state delle style leaders, penso ad Alexa o Laura, il loro modo di mixare high street e capi di designer è unica». E se la associo a un’altra quarantenn­e di moda come Stella McCartney che ha vetrine al civico 30 di Bruton Street (stessa strada dove nacque la regina Elisabetta nel 1926), a un passo da Temperley, al numero 27?

«Sono una grande fan di Stella, non solo come designer ma come mamma al lavoro. Ho grande rispetto per lei. Prima che stilista anch’io sono mamma del mio Fox (nato nel 2008). Ed essere una working mother non è per niente facile». Quali altri designer rappresent­ano bene il nuovo stile British?

«Roksanda Ilincic, Jonathan Saunders e Christophe­r Kane,sostenuti dal British Fashion Council, sono loro che tengono alto il nome di Londra nel mercato globale del lusso». E come si spiega il successo dello stile British negli ultimi anni? «Londra ha prodotto di recente i designer più originali e creativi. Personalme­nte penso che per la nostra industry, Londra oggi sia il luogo più vibrante in cui lavorare » . Quali capi identifica­no oggi lo stile Temperley?«Lo stile cambia con lo stile di vita, il primo capo che ho disegnato era un maglione, adesso per esempio amo molto i completi a tre pezzi. Comunque i vestiti dovrebbero avere sempre a che fare con l’evasione: per questo amo indossare abiti eterei e decadenti».

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