Bankitalia, l’Inps taglia la quota Ceduto il 2% del capitale a Inail
L’ente guidato da Boeri scende al 3%. La scadenza del 2016
Un altro passo in avanti nel riassetto delle quote di partecipazione azionaria al capitale della Banca d’Italia. L’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ha rilevato dall’Inps il 2% delle quote di Via Nazionale detenute dall’Istituto pensionistico. Il gruppo assicurativo pubblico ha acquistato 6mila quote di Banca d’Italia di proprietà dell’Inps al prezzo di 150 milioni di euro. A questo punto l’Inail, che aveva già in portafoglio lo 0,7% (2mila quote) del capitale di Via Nazionale arriva a detenere complessivamente il 2,7% delle azioni dell’Istituto.
Il prezzo del trasferimento è stato di 25mila euro per quota, valore al quale recentemente sono state trasferite alcune partecipazioni. L’operazione è stata realizzata dopo il parere positivo congiunto della Ragioneria generale dello Stato e del Dipartimento del Tesoro nell’ambito dell’autorizzazione a detenere partecipazioni in Banca d’Italia per un ammontare massimo di 9mila quote. Questo è infatti il limite posto dalla normativa entrata in vigore nel gennaio del 2014, che ha stabilito nel 3% il tetto massimo entro cui le banche o altri soggetti, ad esempio compagnie assicurative o enti previdenziali, possono detenere partecipazioni nell’Istituto.
In base a questa normativa i soci che superano tale limite sono obbligati a procedere alla cessione delle quote eccedenti. L’operazione porta dunque l’Inail a detenere 8mila quote, pari appunto al 2,7% e l’Inps a mila euro il valore di ogni singola quota di partecipazione al capitale della Banca d’Italia scendere dal 5 al 3% di partecipazione, con totale finale di 9mila quote.
Entro la fine del 2016 tutti i soci possessori di quote che superano il limite del 3% dovranno cedere le partecipazioni eccedenti. Nelle scorse settimane Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno venduto rispettivamente una quota del 5,7% e del 3,4% a una cordata di fondi istituzionali e e fondazioni individuati dagli advisor. Insieme alle due banche hanno venduto lo 0,86% anche Generali e Allianz lo 0,3%.
Includendo questa nuova operazione in un mese è passato di mano poco più del 12% del capitale di Bankitalia, pari a 900 milioni di euro. Complessivamente il capitale di Via Nazionale ammonta a 7,5 miliardi di euro, rivalutato nel 2014 dallo storico valore nominale di 156mila euro del 1936 (300 milioni di lire dell’epoca).