Corriere della Sera

Bankitalia, l’Inps taglia la quota Ceduto il 2% del capitale a Inail

L’ente guidato da Boeri scende al 3%. La scadenza del 2016

- Marco Sabella

Un altro passo in avanti nel riassetto delle quote di partecipaz­ione azionaria al capitale della Banca d’Italia. L’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazi­one contro gli infortuni sul lavoro, ha rilevato dall’Inps il 2% delle quote di Via Nazionale detenute dall’Istituto pensionist­ico. Il gruppo assicurati­vo pubblico ha acquistato 6mila quote di Banca d’Italia di proprietà dell’Inps al prezzo di 150 milioni di euro. A questo punto l’Inail, che aveva già in portafogli­o lo 0,7% (2mila quote) del capitale di Via Nazionale arriva a detenere complessiv­amente il 2,7% delle azioni dell’Istituto.

Il prezzo del trasferime­nto è stato di 25mila euro per quota, valore al quale recentemen­te sono state trasferite alcune partecipaz­ioni. L’operazione è stata realizzata dopo il parere positivo congiunto della Ragioneria generale dello Stato e del Dipartimen­to del Tesoro nell’ambito dell’autorizzaz­ione a detenere partecipaz­ioni in Banca d’Italia per un ammontare massimo di 9mila quote. Questo è infatti il limite posto dalla normativa entrata in vigore nel gennaio del 2014, che ha stabilito nel 3% il tetto massimo entro cui le banche o altri soggetti, ad esempio compagnie assicurati­ve o enti previdenzi­ali, possono detenere partecipaz­ioni nell’Istituto.

In base a questa normativa i soci che superano tale limite sono obbligati a procedere alla cessione delle quote eccedenti. L’operazione porta dunque l’Inail a detenere 8mila quote, pari appunto al 2,7% e l’Inps a mila euro il valore di ogni singola quota di partecipaz­ione al capitale della Banca d’Italia scendere dal 5 al 3% di partecipaz­ione, con totale finale di 9mila quote.

Entro la fine del 2016 tutti i soci possessori di quote che superano il limite del 3% dovranno cedere le partecipaz­ioni eccedenti. Nelle scorse settimane Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno venduto rispettiva­mente una quota del 5,7% e del 3,4% a una cordata di fondi istituzion­ali e e fondazioni individuat­i dagli advisor. Insieme alle due banche hanno venduto lo 0,86% anche Generali e Allianz lo 0,3%.

Includendo questa nuova operazione in un mese è passato di mano poco più del 12% del capitale di Bankitalia, pari a 900 milioni di euro. Complessiv­amente il capitale di Via Nazionale ammonta a 7,5 miliardi di euro, rivalutato nel 2014 dallo storico valore nominale di 156mila euro del 1936 (300 milioni di lire dell’epoca).

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