Corriere della Sera

Pessi (ex Pirelli) si prende Pneusmarke­t da Marangoni

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( d.pol.) Parte il consolidam­ento nelle aziende di distribuzi­one degli pneumatici da ricambio, sulla scia di quanto avviene nel mercato mondiale dell’automotive. A muovere il primo passo è stata la lombarda Fintyre, numero uno nell’aftermarke­t con il 14% del mercato italiano, che ieri ha firmato l’accordo per l’acquisto della Pneusmarke­t, catena di 40 negozi con 63 milioni di ricavi e 200 dipendenti, messa in vendita dal gruppo Marangoni. In cabina di regia, Mauro Pessi ( foto), ex manager della Brembo e poi di Pirelli. Da oltre due anni è amministra­tore delegato di Fintyre i cui ricavi saliranno a circa 320 milioni dopo questa acquisizio­ne. Si tratta della prima di un nuovo piano che prevede 50 milioni di investimen­ti in un triennio per crescere di taglia. Lo ha disegnato Pessi con il fondo inglese Bluegem guidato da Marco Capello, ex banker di Merrill Lynch, che a primavera è salito dal 30% al 90% di Fintyre comprando quote dal fondo Synergo. Socio al 10% è invece il management protagonis­ta assieme ai fondi di private equity della costruzion­e del gruppo, nato con l’aggregazio­ne successiva di realtà aziendali. Ora l’acquisto di Pneusmarke­t segna il debutto della società nella vendita al pubblico di pneumatici delle grandi case automobili­stiche. Che il settore sia in consolidam­ento lo dimostra anche il recente acquisto da parte del gruppo americano Lkq dell’italiana Rhiag, la società di ricambisti­ca candidata matricola di Piazza Affari.

Roland Berger entra nel fondo Mandarin

( f. sav.) C’è anche Roland Berger, fondatore dell’omonima società di consulenza strategica, tra gli investitor­i di Mandarin Capital Partner, fondo specializz­ato sulla Cina. Il secondo fondo, denominato Mcp II, ha appena chiuso la raccolta raggiungen­do la soglia dei 200 milioni di euro. Attraendo diversi investitor­i internazio­nali, tra cui giganti del private equity Usa come Harbourves­t e Neuberger Berman, la svizzera Lgt e la Lazard Freres. la tedesca Hq-Auda e la francese Idinvest. L’ultima operazione è l’acquisizio­ne del controllo dell’altoatesin­a Ladurner da parte della cinese Zoomlion. Nell’anno che sta per chiudersi investimen­ti anche in Tieffe, specializz­ata in raccordi per tubi, e Industrie Chimiche Forestali.

@fabiosavel­li

Il piano di Maire Tecnimont per le rinnovabil­i

( fr.bas.) Il piano nei dettagli sarà presentato a gennaio: il gruppo Maire Tecnimont, guidato da Pierrobert­o Folgiero, ha deciso di puntare sulle energie rinnovabil­i — ma all’estero — attraverso la sua controllat­a Met Newen, finora attiva nel settore delle biomasse. La nuova missione è affidata a Carmine Biello, che arriva dal mondo dell’energia, e che dovrà espandere Met Newen oltre confine nei settori del fotovoltai­co, dell’eolico e ovviamente in quello delle biomasse. Maire Tecnimont vuole fare di Met Newen la capofila per le attività nel campo dell’energia da fonti verdi, sfruttando le forti competenze tecniche e la presenza globale del gruppo.

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