Corriere della Sera

Gli undici stadi per l’Olimpiade il calcio a cinque cerchi riunisce l’Italia

La finale all’Olimpico di Roma nel giorno della maratona, coinvolta dal caso dei sampietrin­i

- Ernesto Menicucci

(a capo del comitato promotore «Roma 2024») e Giovanni Malagò (presidente del Coni) ieri hanno svelato gli «undici stadi per le Olimpiadi » . Si va dal rimodernat­o Friuli di Udine e Bentegodi di Verona fino al Barbera di Palermo, passando naturalmen­te per gli impianti più capienti e/o di maggiore attrattiva: lo Juventus Stadium a Torino, San Siro a Milano, il San Paolo di Napoli, il San Nicola di Bari, il Dall’Ara di Bologna, l’Artemio Franchi di Firenze, il Ferraris di Genova. Da questi, ci sarà una piccola scrematura, ma già si sa che le semifinali saranno «a Milano e Napoli».

Mentre per lo stadio della Roma, dice Malagò, «si vedrà in corso d’opera: potrebbe tornare buono anche per il baseball e quindi va fatto». Montezemol­o spiega la scelta delle città: «Questi stadi rappresent­ano la tradizione calcistica italiana». Alcuni, però, necessitan­o di inevitabil­i lavori: da qui al 2024, il tempo di certo non manca. «Noi siamo pronti, con un Meazza che sarà rinnovato per la finale di Champions a maggio», dice Chiara Bisconti, assessora allo Sport del Comune di Milano. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commenta: «Un’ulteriore conferma per l’apprezzame­nto alla nostra città».

Il resto sono dettagli. Il tiro con l’arco sarà su via dei Fori Imperiali, per il nuoto oltre all’ipotesi Foro Italico si fa strada l’idea di un impianto (smontabile) nell’area della Nuova Fiera di Roma, sulla direttrice per Fiumicino. Mentre, per la maratona, ci sarebbe qualcosa da fare: il percorso sarebbe tutto nel centro storico, ma gli storici sampietrin­i ( dove corse Bikila) andrebbero coperti provvisori­amente. E i romani, in genere, non la prendono bene.

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