Le banche tedesche e gli aiuti contro la crisi
Ogni Paese va in crisi a modo suo. E ne esce a modo suo. In questi giorni si è molto parlato dei che la Germania ha versato nelle casse delle proprie banche durante la crisi scoppiata nel e seguita negli anni successivi. Per paragonarla alla situazione italiana dove gli interventi sono stati molto minori. Detta così, la cifra però non spiega molto. Meglio capire di cosa si tratta. Sulla base dei numeri pubblicati dalla Commissione europea ed elaborati dal sito Phastidio.net, si nota che i cosiddetti aiuti non sono un blocco unico ma sono costituiti da tre categorie: le ricapitalizzazioni delle banche, i cosiddetti asset relief, le garanzie emesse a favore degli istituti.
In termini di ricapitalizzazioni, tra il e il — cioè nel periodo critico della crisi — il governo tedesco è intervenuto nel capitale delle banche per il
del Pil della Germania. Questo esborso di denaro è stato in larga parte determinato dal fatto che più del del sistema bancario tedesco è pubblico: ogni qualvolta avviene un aumento di capitale, lo Stato deve fare la sua parte. Situazione discutibile in un’Europa che si dice a favore di un mondo del credito separato dallo Stato: obbligatorio però quando si trattava di evitare crolli bancari che avrebbero moltiplicato gli effetti della crisi. In termini di asset relief, invece, Berlino è intervenuta con Si tratta di interventi con i quali lo Stato si prende in carico crediti di bassa qualità delle banche ma con un meccanismo di penalizzazione di queste piuttosto radicale e stabilito dalla Commissione europea per impedire che si trasformi in aiuto di Stato.
Nel complesso, dunque, il governo tedesco non ha aiutato le banche con
ma con poco più di il del Pil. Nello stesso periodo, l’Italia è intervenuta con soli miliardi di ricapitalizzazioni, lo del Pil: sostanzialmente per vincoli del bilancio pubblico. A questo, vanno aggiunte le garanzie. Al picco, sono arrivate a quasi
in Germania ( del Pil) e a quasi in Italia ( A fine
però, le garanzie tedesche erano ridotte a tre miliardi mentre quelle italiane rimanevano a quasi Di base, a stabilire il modo di affrontare una crisi sono soprattutto le caratteristiche di un sistema bancario e le possibilità effettive del bilancio pubblico che ci sta dietro.
2008
2013
2,34%
79,97 miliardi. miliardi 5,3% miliardi
86 miliardi
2013,
270 miliardi
64,17 miliardi, 7,5 0,5%
270 144 miliardi, 5,11%
5,49%).
82 miliardi.
35%
2008
140