La corsa all’Euro Sette attaccanti in cerca d’azzurro
L’«inglese» Pellé in pole, dietro è bagarre
Ma i gol all’Europeo di Francia chi li porta? La volata per il posto da prima punta azzurra è affollata e incerta, anche se adesso le gerarchie sembrano chiare: Graziano Pellé si è conquistato il posto da titolare, ma i due gol a Malta e quello alla Norvegia non possono tenere tranquillo il conterraneo di Antonio Conte: da Zaza a Destro, da Rossi a Balotelli, passando per Immobile e Okaka, la concorrenza promette battaglia.
Le accelerazioni sulla corsia di sorpasso dovranno comunque essere eclatanti, come ha spiegato lo stesso c.t. al sorteggio di Parigi: «Faremo grande attenzione a quello che dice il campionato — ha sottolineato Conte rispondendo proprio a una domanda sulla mancanza di un grande bomber —. Ma prendersi la maglia azzurra non sarà una passeggiata di salute per nessuno».
Big Graziano parte in vantaggio. Ieri la punta del Southampton (sei gol finora in Premier League, nove il totale stagionale) non ha giocato nel posticipo contro l’Arsenal per un problema al ginocchio, ma quel che conta è soprattutto lo spirito di adattamento che ha dimostrato in azzurro. Anche grazie ai suoi 194 centimetri e alla sua potenza, Conte è passato dal 3-5-2 iniziale al 4-3-3 o al 4-4-2, per sfruttare le qualità degli esterni e i loro cross, ma anche gli inserimenti dei centrocampisti (e della seconda punta Eder), incentivati dal grande lavoro che Pellé riesce a svolgere con le spalle alle porta.
La vetrina dell’Europeo però si sta per accendere e i bomber seguono la luce come le falene. Ma per brillare bisogna giocare. Lo juventino Simone Zaza, a segno in tutte e tre le competizioni stagionali, lo ha ribadito ad alta voce dopo la doppietta in Coppa Italia contro il Torino. «Ma non va da nessuna parte» ha subito chiuso il discorso Massimiliano Allegri, che sa di poter sfruttare la voglia d’azzurro dell’attaccante lucano. Anche perché Conte di certo non dimentica che la sua prima coppia gol era incentrata sullo stesso Zaza e su Ciro Immobile.
Se il napoletano dopo l’esperienza deludente a Dortmund adesso fatica a giocare anche a Siviglia (e come Osvaldo al Porto potrebbe cambiare aria), lo juventino potrebbe assicurarsi un posto anche senza
Gerarchie
Zaza avanti, crescono Destro e Okaka, i dubbi Balo, Rossi e Immobile. Ma a tutti serve giocare