Quintonio, Bettie e quei mille civili uccisi dalla polizia
NEW YORK I fori dei proiettili sono così larghi e profondi che sembrano dar ragione al regista Spike Lee che nel suo ultimo film, «Chi-raq», paragona la periferia di Chicago alle zone di guerra in Iraq. Armi pesanti nelle mani dei poliziotti che sabato 26, giorno di Santo Stefano, alle 4 e 30 della mattina, hanno ucciso Quintonio LeGrier, 19 anni, e Bettie Jones, 55 anni. Il ragazzo soffriva di disturbi mentali. La notte dopo Natale ha afferrato una mazza da baseball metallica, è uscito sul pianerottolo e ha cominciato a gridare. Suo padre ha chiamato la polizia e ha chiesto all’inquilina del piano di sotto, la signora Bettie Jones, di aprire la porta agli agenti. L’operazione è durata pochi secondi: il tempo di far fuoco e di «abbattere», come si sente nella registrazione audio della centrale, Quintonio e «accidentalmente» Bettie. Tutti e due afroamericani.
Le due vittime di Chicago si aggiungono alla lista dei 965 morti nel corso di sparatorie con le forze dell’ordine in tutti gli Stati Uniti nel 2015. L’impressionante censimento è stato condotto dal Washington Post esaminando ogni singolo episodio. Di quei 965, più della metà, 564, rappresentava una minaccia reale, con un fucile o una pistola in pugno. E riecco i temi politici centrali: troppe armi in giro; pochi controlli; sostanziale impotenza operativa di Obama; nessun candidato repubblicano favorevole a limitazioni drastiche; posizioni blande in campo democratico con Clinton e Sanders rispettosi del dogma costituzionale che garantisce l’autodifesa. Non basta. Erano 160 gli uomini afroamericani sul totale delle 410 vittime disarmate: il 40%, quando la quota di maschi neri sul complesso della popolazione Usa è pari solo al 6%. Né il governo di Washington, né le singole città, da Ferguson a Baltimora, né i tribunali finora hanno dato risposte convincenti. A Chicago, le immagini dell’uccisione del 17enne afroamericano Laquad McDonald hanno spinto il sindaco Rahm Emanuel, democratico, ex capo di gabinetto di Obama, a rimuovere il comandante della polizia. Ma il sacrificio del capro espiatorio è ormai una pratica logorata.