Corriere della Sera

«Stipendi normali, poco tempo per i figli» Vita quotidiana dei salvatori di uomini

La squadra partita da Gioia del Colle: «Siamo stati bravi, lo abbiamo capito dopo»

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L’emergenza Decine di persone sul ponte della «Norman Atlantic» in attesa dei soccorsi: dopo due giorni di interventi si conteranno 11 cadaveri e 18 dispersi su quasi 500 passeggeri a bordo qualche serata con gli amici. Cose normali. Mi concedo il cinema però, e lì non mi batte nessuno. La sera, dopo cena, propongo spesso un bel film: tempo venti minuti e svengo sul divano...».

Eppure non c’è cinema o libro che distragga abbastanza quando si torna a casa dopo aver strappato alla morte una persona. Obbligator­io portarsi appresso il lavoro, in quel caso; addormenta­rsi con quella meraviglio­sa sensazione di aver vinto la sfida più grande, quella della vita.

Il verricelli­sta Depalo ha provato a spiegarlo ai suoi due figli — 17 e 10 anni — quando è rientrato dopo una missione in cui lui e gli altri hanno salvato dall’alluvione un bimbo di 3 anni che l’aero-soccorrito­re si è infilato nel giubbino. Impagabile. E a proposito di soldi, lo stipendio? «Una cifra normale, ce lo facciamo bastare anche se mia moglie non lavora. Di questi tempi, con la gente che non arriva a fine mese, lamentarsi sarebbe ingiusto. Lo scriva: va bene così, e per la mia vita privata dico grazie a mia moglie per tutto quello che fa per me».

Il capitano Pastore è il più giovane dell’equipaggio, 32 anni. E se gli chiedi di parlare della sua vita personale ti ritrovi a fare la conta dei sogni realizzati. Tanto per cominciare: «Da ragazzino venni in gita proprio a Gioia del Colle a vedere la base militare e quel giorno decisi che avrei fatto il pilota. Così adesso eccomi qui. Poi volevo sposarmi con la donna che amo e l’ho fatto a ottobre di quest’anno». Altro? «Sì, volevo andare in Australia e ci andiamo alla fine dell’anno in viaggio di nozze differito».

All’appello dei desideri, a questo punto, manca soltanto lui, un figlio. Per dirla con il capitano: «Sarebbe il terzo grande sogno realizzato nel giro di un anno».

Come sembra lontano il 28 dicembre del 2014, fra il fumo e le fiamme del Norman Atlantic...

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