Il Papa: la famiglia educa al perdono
Francesco all’Angelus: in questi tempi è soggetta a troppe incomprensioni
Nella famiglia «ci si educa al perdono», nella famiglia i figli «portano a maturazione la loro esistenza, vivendo l’esperienza significativa ed efficace dell’amore gratuito, della tenerezza, del rispetto reciproco, della mutua comprensione». E sempre nella famiglia «si sperimenta la gioia», che non è «casuale e fortuita. È frutto dell’armonia profonda tra le persone, che fa gustare la bellezza di essere insieme, di sostenerci a vicenda nel cammino della vita».
Perdono, amore gratuito, gioia, queste le parole «guida» pronunciate da papa Francesco, ieri in piazza San Pietro, per la festa del Giubileo delle Famiglie che si è svolta nella mattina, con la messa e poi l’Angelus. C’erano quasi 60 mila persone. In questi tempi, ha sottolineato il Pontefice «la famiglia è soggetta a incomprensioni e difficoltà di vario genere che la indeboliscono».
Bergoglio ha anche sostenuto il valore permanente del «pellegrinaggio», che non deve fermarsi al viaggio di chi va verso i santuari e verso la Porta Santa ma deve continuare nella vita di tutti i giorni. La famiglia è il «luogo privilegiato del pellegrinaggio», dove chi ha sbagliato pone rimedio, e chi sa comprendere perdona. «Nella famiglia si ha la certezza — ha ribadito il Papa — di essere capiti e sostenuti nonostante gli sbagli che si possono compiere».
Alla celebrazione ha partecipato anche monsignor Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, che ha voluto mettere l’accento sulla «comprensione tra le famiglie»,
«È il luogo in cui si ha la certezza di essere capiti e sostenuti nonostante gli sbagli»
nel senso della fraternità tra nuclei familiari, «perché nessuna famiglia sta talmente male da non poter dare misericordia agli altri e nessuna famiglia sta talmente bene da non essere bisognosa di ricevere misericordia».
Il servizio di sicurezza ha funzionato regolarmente, i molti volontari hanno lavorato per disciplinare i turisti in coda per l’ingresso gratuito ai Musei Vaticani. Un drone, poi risultato non pericoloso, che volava su Castel Sant’Angelo, è stato fermato e i suoi proprietari, due israeliani, bloccati.
Superare gli errori