I consigli che servono al Sud
Da anni si sostiene una certa inutilità della gran parte degli istituti di ricerca, almeno quando passano il loro tempo a ripetere qualche punto percentuale nelle graduatorie, quasi sempre negative, delle Regioni da vari punti vista. Pensiamo, comunque, che vista l’autorevolezza di questi istituti, sarebbe utile indicare soluzioni, non elencare problemi che, bene o male, al Sud, tutti conosciamo. Ma nulla: il Sud sprofonda, il Pil è a zero, la burocrazia è inefficiente, della classe politica non si salva nessuno. E per finire: il «Sud non c’è», secondo l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia ( Corriere, 21 dicembre), nell’analisi che ha compiuto su Campania, Calabria, Basilicata, Sardegna, Puglia. Secondo noi, anche perché autorevole e attento lettore anche di dati, tirati fuori dagli istituti di ricerca a ogni piè sospinto, l’autorevole commentatore ha parlato di «Sud che non c’è», finanche. E questo perché ospedali, treni, panorami di città, strade sono da terzo mondo. Secondo Galli della Loggia, la classe politica italiana non sa cosa sia il Sud. C’è stato, ha scritto il filosofo, un addio al Mezzogiorno che, prima che culturale o ideologico, è politico. E questo a partire dagli anni Ottanta, quando, a suo dire, il Sud è divenuto patria delle organizzazioni criminali, ormai, di fatto, mondiali. E, inoltre, tutto è imbroglio, corruzione, raccomandazioni. Lo stesso attuale, ma anche i precedenti presidenti del Consiglio, si guarderebbero bene dal farsi una Tac in un ospedale calabrese. Le Regioni, poi, salvata in qualche misura la Cassa per il Mezzogiorno, al Sud hanno, probabilmente, dato il colpo di grazia. Ecco perché la «questione Mezzogiorno» sarebbe sparita: perché sono subentrate le Regioni, con le loro «scellerate rappresentanze parlamentari». Possibile, però, che solo il Sud è combinato così male? Roma, la Toscana, la Lombardia, altre città del Nord hanno nulla a che fare con sprechi o ruberie? Quote latte, rimborsi facili, appalti, varianti di valico riguardano sempre e soltanto il Sud? Non è che avere compagni al duol scemi la pena, no. È vero, occorre, come dice l’editorialista, una reazione forte e continua dell’opinione pubblica meridionale. Non potrebbe essere lo stesso Galli della Loggia a prospettare soluzioni concrete? Il Sud non si offenderebbe. Anche se potrebbe non rientrare tra i compiti di un commentatore politico, verrebbero fuori utili indicazioni anche per il presidente della Regione Oliverio, che si sta prodigando a fare il meglio possibile, nelle condizioni date. Quelle che, sempre sul Corriere, sono venute da Matteo Renzi, non le ha prese in considerazione. Recupero fondi strutturali, avvio della programmazione fino al 2020, l’alta Velocità, la Salerno Reggio, la portualità, la bonifica ambientale, il dissesto idrogeologico, la cultura sono impegni già presi da Renzi. A Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il commentatore ha voluto sottolineare che quanto detto dal governo è la letterina delle buone intenzioni. Un punto di incontro tra persone di buona volontà non è possibile trovarlo? Sparare sull’ambulanza non serve a nessuno.
Gregorio Corigliano, gregorio.corigliano@gmail.com