Corriere della Sera

Van Gaal scaccia l’ombra di Mou ma Manchester sogna lo Special

Lo 0-0 con il Chelsea salva il tecnico e oggi il Leicester di Ranieri prova a tornare in vetta

- Daniele Sparisci

Fuori dall’Old Trafford i venditori danno il benvenuto a José Mourinho sulle sciarpe rosse. Esonerato due settimane fa dal suo Chelsea riappare come un fantasma nella sfida fra le nobili decadute del calcio inglese, pronto a rientrare dalla porta girevole di Manchester.

I tifosi sorridono davanti all’immagine dello Special One, la storia sembra già scritta per l’ultima di Louis Van Gaal sulla panchina dello United. Ma il Tulipano di ferro oscilla nella tempesta e resiste. Rimbalza sulle barricate blu erette da quel Guus Hiddink con cui oltre al passaporto olandese non Per ora l’olandese resta sulla panchina dello United: «Non vado via, la squadra è con me» partite senza vittorie (4 k.o. e 4 pari) per il Man Utd: è la peggior serie negativa dal 1961 match in questa stagione in cui il Man Utd non è riuscito a segnare un gol all’Old Trafford sensaziona­le, incredibil­e, che abbia mai visto». Con le sue giocate, con le sue invenzioni, con i suoi sketch, autentici pezzi di teatro comico-sportivo, era diventato il beniamino dei ragazzini. Lemon ha giocato quasi 16 mila partite con gli Harlem Globetrott­ers in un centinaio di paesi diversi. Si propose per gli Harlem Globetrott­ers nel 1954 ed entrò in squadra nel 1955 per giocarvi fino al 1983 per poi militare con le Shooting Stars (1984, 1987). Nel 1988 creò la

Up & down Il 64enne Louis Van Gaal rischia l’esonero al Man Utd, il 64enne Claudio Ranieri corre per il primo posto (Reuters)

All’Old Trafford però si risentono gli applausi, il traballant­e Van Gaal li incassa. A dimettersi non ci pensa: «Non ho motivi per lasciare, la squadra ha lottato ed è con me: con tutta la pressione che c’era abbiamo disputato un’ottima prova. Ci è mancato il gol, non abbiamo avuto fortuna». Il futuro dell’allenatore

Esonero sventato

che ha vinto tutto con l’Ajax resta un rebus, lui replica polemico: «Non è un argomento interessan­te anche perché non posso influenzar­lo. I media vorrebbero che me ne andassi ma non lo farò. Ho fiducia nel consiglio d’amministra­zione». Qualunque sarà la decisione del board nella

sponda rossa di Manchester dovranno fare i conti con una stagione fin qui disastrosa: sesto posto in campionato, eliminati al primo turno di Champions, ferite pesanti per un club che puntava a incassi record, ricavi per mezzo miliardo di sterline l’anno. Brucia ancora di più nell’anno in cui la «classe operaia» sale al potere: stasera il Leicester di Claudio Ranieri è chiamato alla prova della verità contro il Manchester City. Reduci dalla sconfitta a Liverpool le volpi devono rispondere all’Arsenal che ha battuto la matricola Bournemout­h portandosi al comando della Premier. Nell’attesa il Tottenham dell’ex romanista Erik Lamela sale nelle zone alte, giornata di gloria anche per un altro ex nerazzurro: la doppietta di Shaquiri regala allo Stoke un posto con vista sull’Europa.

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