Van Gaal scaccia l’ombra di Mou ma Manchester sogna lo Special
Lo 0-0 con il Chelsea salva il tecnico e oggi il Leicester di Ranieri prova a tornare in vetta
Fuori dall’Old Trafford i venditori danno il benvenuto a José Mourinho sulle sciarpe rosse. Esonerato due settimane fa dal suo Chelsea riappare come un fantasma nella sfida fra le nobili decadute del calcio inglese, pronto a rientrare dalla porta girevole di Manchester.
I tifosi sorridono davanti all’immagine dello Special One, la storia sembra già scritta per l’ultima di Louis Van Gaal sulla panchina dello United. Ma il Tulipano di ferro oscilla nella tempesta e resiste. Rimbalza sulle barricate blu erette da quel Guus Hiddink con cui oltre al passaporto olandese non Per ora l’olandese resta sulla panchina dello United: «Non vado via, la squadra è con me» partite senza vittorie (4 k.o. e 4 pari) per il Man Utd: è la peggior serie negativa dal 1961 match in questa stagione in cui il Man Utd non è riuscito a segnare un gol all’Old Trafford sensazionale, incredibile, che abbia mai visto». Con le sue giocate, con le sue invenzioni, con i suoi sketch, autentici pezzi di teatro comico-sportivo, era diventato il beniamino dei ragazzini. Lemon ha giocato quasi 16 mila partite con gli Harlem Globetrotters in un centinaio di paesi diversi. Si propose per gli Harlem Globetrotters nel 1954 ed entrò in squadra nel 1955 per giocarvi fino al 1983 per poi militare con le Shooting Stars (1984, 1987). Nel 1988 creò la
Up & down Il 64enne Louis Van Gaal rischia l’esonero al Man Utd, il 64enne Claudio Ranieri corre per il primo posto (Reuters)
All’Old Trafford però si risentono gli applausi, il traballante Van Gaal li incassa. A dimettersi non ci pensa: «Non ho motivi per lasciare, la squadra ha lottato ed è con me: con tutta la pressione che c’era abbiamo disputato un’ottima prova. Ci è mancato il gol, non abbiamo avuto fortuna». Il futuro dell’allenatore
Esonero sventato
che ha vinto tutto con l’Ajax resta un rebus, lui replica polemico: «Non è un argomento interessante anche perché non posso influenzarlo. I media vorrebbero che me ne andassi ma non lo farò. Ho fiducia nel consiglio d’amministrazione». Qualunque sarà la decisione del board nella
sponda rossa di Manchester dovranno fare i conti con una stagione fin qui disastrosa: sesto posto in campionato, eliminati al primo turno di Champions, ferite pesanti per un club che puntava a incassi record, ricavi per mezzo miliardo di sterline l’anno. Brucia ancora di più nell’anno in cui la «classe operaia» sale al potere: stasera il Leicester di Claudio Ranieri è chiamato alla prova della verità contro il Manchester City. Reduci dalla sconfitta a Liverpool le volpi devono rispondere all’Arsenal che ha battuto la matricola Bournemouth portandosi al comando della Premier. Nell’attesa il Tottenham dell’ex romanista Erik Lamela sale nelle zone alte, giornata di gloria anche per un altro ex nerazzurro: la doppietta di Shaquiri regala allo Stoke un posto con vista sull’Europa.