Corriere della Sera

Innerhofer cerca il podio Quinto posto per la Brignone

- DAL NOSTRO INVIATO f. van.

Aggrappati agli sci di Christof Innerhofer. Ma anche a quelli di Dominik Paris e di Peter Fill, uomini di punta di un’Italia della velocità che conta di chiudere l’anno con un’impennata. Via alle 11.45 (RaiSport1 ed Eurosport) nel ricordo della prova di ieri, nella quale Inner è stato il migliore davanti all’austriaco Reichelt, pericolo principale di una concorrenz­a fin qui al coperto. Sarà la volta buona per infliggere una sconfitta ai norvegesi (Svindal-JansrudKil­de), ma anche a outsider sempre vivaci, a cominciare dai francesi? La pista dedicata a Deborah Compagnoni, che Innerhofer reputa più insidiosa della Stelvio di Bormio, è una di quelle gradite agli azzurri: molte le curve, poche le parti di scivolamen­to. Solo Fill, ieri settimo subito dietro a Paris, la teme un po’ per le zone d’ombra. Ma oggi il faro è Christof: «Arriverann­o i tracciati per attaccare a modo mio», diceva in Gardena. Le risposte che cerca, forse le ha trovate: «Mi sento sciolto, rischio con naturalezz­a». Intanto, mentre Santa Caterina recupera il 5 e il 6 gennaio gli slalom di Zagabria e Altenmarkt rileva, il 9 e il 10, le prove veloci femminili di St. Anton, il gigante rosa a Lienz (ndr: stamane c’è uno slalom) ha segnato solo un parziale riscatto di Federica Brignone ( foto) dopo la caduta di Courchevel. Ha vinto la svizzera Gut, sulla Weirather e sulla Rebensburg. Saltata la Vonn nella prima manche, quarta è stata l’austriaca Brem: ha preceduto Federica, quinta e prima della pattuglia azzurra. Delusa la Brignone: «Non ero venuta qui per arrivare quinta». In Francia la Brem le aveva tolto il primato nel gigante; ora la leader è la Gut e Federica rimane terza. Lo scarto dalla svizzera è già importante: 85 punti. O Fede cambia marcia, o ciao coppa.

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