Corriere della Sera

«I moderati si uniscano Io al posto di Brunetta? Tema non in agenda»

Carfagna: Alfano ormai è nel centrosini­stra

- di Tommaso Labate

«Che noia Renzi», si lascia scappare Mara Carfagna prima che inizi l’intervista in cui dirà, tra le altre cose, di aver visto «una conferenza stampa con un premier evanescent­e, che ci racconta cose a cui sembra non credere nemmeno lui, che suona lo stesso spartito senza rendersi conto che l’orchestra non c’è». I primi quarant’anni della deputata ed ex ministro di Forza Italia sono appena finiti. «Sono stati anni intensi, di soddisfazi­oni e gratificaz­ioni ma anche di dolori e delusioni. Mi auguro di poter essere utile alla politica e al centrodest­ra ancora di più».

Il centrodest­ra è sfilacciat­o. Come può sperare di sfidare Renzi ad armi pari?

«La prima cosa è rimanere uniti. E, per farlo, dobbiamo federarci. Serve una federazion­e tra tutte le forze moderate che oggi non stanno col centrosini­stra. Oltre ovviamente a un programma credibile, che non sia preso dal libro dei sogni, e a una classe dirigente all’altezza».

In questa federazion­e lei vede anche Alfano?

«No. E lo dico con dispiacere. Inutile prendersi in giro, Alfano non fa più parte di un governo di emergenza. La sua presenza nel centrosini­stra è un’altra cosa, ormai. Della coalizione di Renzi lui è parte integrante».

Lei voterà il ddl Cirinnà sulle unioni civili?

«Ho molte perplessit­à, visto che quel testo di fatto tende a equiparare le unioni civili ai matrimoni».

E sulla famosa «stepchild adoption»?

«Anche su questo ho molte perplessit­à. Chiariamoc­i, io mi ero detta favorevole alle adozioni perché sono convinta che vadano tutelati tutti i bambini che oggi sono figli naturali di un genitore gay. Difendere i loro diritti nei confronti dello Stato, e riconoscer­e i doveri dei loro genitori, è una cosa sacrosanta. Ma se tutto questo dovesse portare alla legittimaz­ione della pratica dell’utero in affitto no, sono contraria».

Nell’anno appena passato si è detto di Mara Carfagna candidata sindaco a Napoli. Storia finita?

«Non posso prima dire di voler unire tutti e poi essere io la prima a spaccare. La questione è stata sul tavolo, ora non lo è più. Perché a Napoli c’è Gianni Lettieri, ha fatto opposizion­e da solo negli ultimi anni ed è giusto che tutti lo sosteniamo».

E della Carfagna capogruppo di Forza Italia alla Camera, al posto di Brunetta?

«Per quello che so, non è una questione all’ordine del giorno. Berlusconi ha difeso Brunetta con nettezza. Per cui, c’è poco da aggiungere. Le voci incontroll­ate su di me, francament­e, non mi interessan­o».

Dopo anni di politica, le voci di corridoio le danno ancora fastidio?

«Ho imparato a mie spese che fanno parte del gioco. Non sono fatta di gomma, anche se ormai ho le spalle larghe e i piedi ben piantati per terra».

Rimpianti?

«Vuole la verità? In politica,

neanche uno. Anche se si può sempre far meglio».

Gioie particolar­i?

«Dal punto di vista istituzion­ale, la legge sullo stalking. Da quello strettamen­te elettorale, il record di 57mila preferenze alla Regionali campane del 2010. Da quello personale, il sostegno e l’apprezzame­nto di personalit­à come Francesco Cossiga e Rita Levi Montalcini».

Cosa può rappresent­are Berlusconi nel 2016?

«L’uomo che ha creato il centrodest­ra di governo. E anche l’uomo che rappresent­a ancora la speranza di un cambiament­o».

Teme anche lei, come Berlusconi, un’Italia contesa tra Pd e Movimento cinque stelle nello spazio di un ballottagg­io?

«Non voglio neanche pensarci. Al ballottagg­io delle prossime elezioni politiche arriveremo noi e Renzi. Per batterlo dobbiamo convincere i delusi che hanno scelto la strada dell’astensione o quella del voto al movimento di Grillo. Con una federazion­e moderata unita, un programma serio e dirigenti validi, possiamo farcela».

Ddl Cirinnà Sono favorevole alle adozioni perché vanno tutelati i figli naturali di un genitore gay Ma se porta a legittimar­e l’utero in affitto no

Napoli Il mio nome per Napoli? Non posso dire di voler unire e poi essere la prima a spaccare La questione è stata sul tavolo, ora non lo è più

 ?? (Ansa) ?? A Montecitor­io Mara Carfagna, 40 anni, deputata azzurra dal 2006, e Renato Brunetta, 55 anni, capogruppo di Forza Italia alla Camera, in Aula lo scorso 19 dicembre
(Ansa) A Montecitor­io Mara Carfagna, 40 anni, deputata azzurra dal 2006, e Renato Brunetta, 55 anni, capogruppo di Forza Italia alla Camera, in Aula lo scorso 19 dicembre

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy