Corriere della Sera

«Bruxelles, sventato un attentato per Capodanno»

Due persone arrestate. Forse progettava­no di compiere un attacco nella Grand Place

- DALLA NOSTRA INVIATA Francesca Basso

«Nessun cambiament­o per la popolazion­e, il livello di allerta rimane tre su quattro» assicurava ieri mattina il portavoce del Centro di crisi del ministero dell’Interno belga dopo la notizia che due persone sono state arrestate nell’ambito di un’indagine antiterror­ismo. Si passa al quarto livello in presenza del rischio di un attentato imminente. I presunti terroristi volevano colpire «luoghi emblematic­i» di Bruxelles durante i festeggiam­enti di fine anno.

Da lunedì sera è stato invece innalzato il livello di allerta per i commissari­ati di polizia da due a tre. Tra gli obiettivi infatti, benché non vi sia una conferma ufficiale, ci sarebbe stato anche il quartier generale della polizia vicino alla Grand Place, cuore turistico di Bruxelles. È dagli attentati di Parigi del 13 novembre che il Belgio vive in massima allerta, con i militari nelle strade, a guardia dei posti affollati e degli edifici considerat­i a rischio. Nel corso di perquisizi­oni compiute tra domenica e lunedì — ma slegate dagli attacchi francesi — nella regione di Bruxelles, nel Brabante fiammingo e a Liegi, le forze dell’ordine hanno fermato sei persone: due sono state arrestate e quattro rilasciate. La polizia non ha trovato armi ed

In arrivo nuove regole sul ritiro dei passaporti e un cambio radicale ai vertici dell’antiterror­ismo

esplosivi, ma materiale informatic­o, attrezzatu­re di addestrame­nto militare e materiale di propaganda dell’Isis. Il materiale sequestrat­o è allo studio della procura di Bruxelles. L’ufficio del procurator­e federale ha spiegato che l’operazione ha portato «alla luce gravi minacce di attacchi per colpire luoghi emblematic­i di Bruxelles, che sarebbero stati compiuti durante le feste di fine anno». Le due persone arrestate sono accusate una di partecipaz­ione ad attività terroristi­che in qualità di dirigente e di reclutamen­to a fini terroristi­ci per «azioni da commettere in qualità di autore o coautore», mentre l’altra di minaccia di attentati e partecipaz­ione ad attività di un gruppo terrorista.

Ieri il governo belga ha anche annunciato la creazione di una nuova banca dati «dinamica» per controllar­e meglio i sospetti jihadisti, nuove regole per il ritiro dei passaporti e un cambio radicale ai vertici dell’organizzaz­ione antiterror­ismo (Ocam). La nuova banca dati permetterà ai diversi corpi di polizia, locali e federali, di accedere e condivider­e tutte le informazio­ni in loro possesso sui sospetti jihadisti. Proprio la mancanza di questo coordiname­nto e l’incapacità di elaborare con la dovuta attenzione le varie segnalazio­ni hanno portato ai gravi errori del passato. La polizia di Molenbeek, quartiere di Bruxelles ad altissima concentraz­ione di potenziali soggetti radicalizz­ati, aveva infatti schedato da anni i due fratelli Brahim e Salah Abdeslam, uno morto e l’altro scappato dopo gli attacchi di Parigi. Ma nessuno li ha fermarti o perché la segnalazio­ne non è stata mai presa sul serio o perché, secondo le diverse versioni, la polizia centrale, l’unica ad avere il potere d’arresto, non s’è mai mossa.

Riforme

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Allerta Soldati armati presidiano il centro di Bruxelles, dove l’allerta resta a livello 3 su 4 ( Reuters)

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