Corriere della Sera

Bankitalia accelera sulla vendita delle «nuove» quattro banche

Il viceminist­ro Morando: a Bruxelles la nostra proposta sulle sofferenze, aspettiamo l’ok

- Fabrizio Massaro

Sarà un processo veloce, quello della vendita delle «nuove» Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrar­a, CariChieti, gli istituti nati dalla risoluzion­e delle vecchie banche in crisi. Ieri la Banca d’Italia ha ufficializ­zato l’avvio del processo di cessione indicando gli advisor scelti per l’operazione: la società di consulenza strategica Oliver Wyman, la banca d’affari Société Générale e lo studio legale Chiomenti, oltre a Ernst & Young. Il processo di vendita, ha specificat­o Via Nazionale, «verrà attuato in tempi brevi, sarà supervisio­nato dall’Unità di Risoluzion­e» affidata a Stefano De Polis e «sarà trasparent­e e non discrimina­torio, esclusivam­ente finalizzat­o a massimizza­re il ricavato nell’interesse delle aree economiche in cui le banche sono radicate».

I tempi sono stretti, ha ricordato ieri il presidente dei quattro istituti, Roberto Nicastro, in una conferenza stampa da Arezzo, sede di Banca Etruria, con l’amministra­tore delegato Roberto Bertola e la consiglier­a indipenden­te Maria Pierdicchi: «Abbiamo un impegno nei confronti della Ue, e una significat­iva pressione a farlo molto velocement­e» per evitare distorsion­i nella concorrenz­a. Attualment­e le quattro banche sono pubbliche, ricapitali­zzate per 1,8 miliardi dal Fondo di risoluzion­e alimentato dal sistema bancario, e con un patrimonio pari al 9% dell’attivo. La cessione dovrebbe arrivare entro la primavera, ha spiegato Nicastro, ma non è ancora deciso se in blocco o per singole banche. Di sicuro c’è interesse da parte di istituti stranieri e italiani.

L’altro fronte aperto con la Ue è l’ok alla bad bank di sistema che dovrebbe alleggerir­e gli istituti di parte dei 204 miliardi di crediti in sofferenza (su 348 miliardi di crediti deteriorat­i, secondo una stima di Unimpresa) agevolando così la ripartenza dei prestiti. Da qualche settimana è stata presentata a Bruxelles una nuova proposta del governo, ha spiegato all’AdnKronos il viceminist­ro dell’Economia, Enrico Morando. «Ci attendiamo che ragionevol­mente il via libera possa arrivare già nelle prossime settimane. Ci sono tutte le condizioni per uno sblocco della situazione a breve».

Dopo mesi di confronto con la Ue — che si oppone a surrettizi aiuti di Stato attraverso la bad bank — il sistema escogitato, ha spiegato Morando, riguardere­bbe «un intervento di garanzia dello Stato all’interno di una logica di mercato sotto forma di assicurazi­one di una quota del credito deteriorat­o, prevedendo una remunerazi­one per la garanzia offerta».Per esempio se la garanzia era sul 30% e viene recuperato il 32% la remunerazi­one per lo Stato viene calcolata sul 2% realizzato da parte di chi ha acquistato il credito. per cento è la previsione di crescita del Pil del governo per il 2016. Per l’Istat sarà una crescita moderata

dall’aumento degli inattivi», avverte l’Istat.

Buoni i segnali sul fronte della produzione industrial­e. In ottobre ha segnato un +0,5% rispetto al mese precedente, con una dinamica particolar­mente vivace per prodotti farmaceuti­ci (+6,2) e autoveicol­i (+3,1). Bene le compravend­ite di case (+8,4%) nel terzo trimestre.

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