Bankitalia accelera sulla vendita delle «nuove» quattro banche
Il viceministro Morando: a Bruxelles la nostra proposta sulle sofferenze, aspettiamo l’ok
Sarà un processo veloce, quello della vendita delle «nuove» Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti, gli istituti nati dalla risoluzione delle vecchie banche in crisi. Ieri la Banca d’Italia ha ufficializzato l’avvio del processo di cessione indicando gli advisor scelti per l’operazione: la società di consulenza strategica Oliver Wyman, la banca d’affari Société Générale e lo studio legale Chiomenti, oltre a Ernst & Young. Il processo di vendita, ha specificato Via Nazionale, «verrà attuato in tempi brevi, sarà supervisionato dall’Unità di Risoluzione» affidata a Stefano De Polis e «sarà trasparente e non discriminatorio, esclusivamente finalizzato a massimizzare il ricavato nell’interesse delle aree economiche in cui le banche sono radicate».
I tempi sono stretti, ha ricordato ieri il presidente dei quattro istituti, Roberto Nicastro, in una conferenza stampa da Arezzo, sede di Banca Etruria, con l’amministratore delegato Roberto Bertola e la consigliera indipendente Maria Pierdicchi: «Abbiamo un impegno nei confronti della Ue, e una significativa pressione a farlo molto velocemente» per evitare distorsioni nella concorrenza. Attualmente le quattro banche sono pubbliche, ricapitalizzate per 1,8 miliardi dal Fondo di risoluzione alimentato dal sistema bancario, e con un patrimonio pari al 9% dell’attivo. La cessione dovrebbe arrivare entro la primavera, ha spiegato Nicastro, ma non è ancora deciso se in blocco o per singole banche. Di sicuro c’è interesse da parte di istituti stranieri e italiani.
L’altro fronte aperto con la Ue è l’ok alla bad bank di sistema che dovrebbe alleggerire gli istituti di parte dei 204 miliardi di crediti in sofferenza (su 348 miliardi di crediti deteriorati, secondo una stima di Unimpresa) agevolando così la ripartenza dei prestiti. Da qualche settimana è stata presentata a Bruxelles una nuova proposta del governo, ha spiegato all’AdnKronos il viceministro dell’Economia, Enrico Morando. «Ci attendiamo che ragionevolmente il via libera possa arrivare già nelle prossime settimane. Ci sono tutte le condizioni per uno sblocco della situazione a breve».
Dopo mesi di confronto con la Ue — che si oppone a surrettizi aiuti di Stato attraverso la bad bank — il sistema escogitato, ha spiegato Morando, riguarderebbe «un intervento di garanzia dello Stato all’interno di una logica di mercato sotto forma di assicurazione di una quota del credito deteriorato, prevedendo una remunerazione per la garanzia offerta».Per esempio se la garanzia era sul 30% e viene recuperato il 32% la remunerazione per lo Stato viene calcolata sul 2% realizzato da parte di chi ha acquistato il credito. per cento è la previsione di crescita del Pil del governo per il 2016. Per l’Istat sarà una crescita moderata
dall’aumento degli inattivi», avverte l’Istat.
Buoni i segnali sul fronte della produzione industriale. In ottobre ha segnato un +0,5% rispetto al mese precedente, con una dinamica particolarmente vivace per prodotti farmaceutici (+6,2) e autoveicoli (+3,1). Bene le compravendite di case (+8,4%) nel terzo trimestre.