Etruria, le relazioni e l’eredità della vecchia Dc
La «connection» aretina, dall’aereoporto di Bergamo alle speculazioni immobiliari
dal 1999 al 2009 e il futuro presidente di Banca Etruria era uno dei suoi uomini per la gestione delle partecipate. Quando poi Bettoni chiude con la Provincia, conquistando un posto da consigliere regionale lombardo, si butta anche nelle energie rinnovabili. È il 2011. Chi gli dà i soldi per avviare l’attività? La Banca Etruria con Fornasari al vertice. Prima viene finanziato un impianto fotovoltaico in Toscana e poi un parco eolico in provincia di Catanzaro. Crediti per ora «sani» a differenza di quelli concessi a un altro uomo d’affari ben conosciuto da Fornasari: Alberto Rigotti.
Da Trento ad Arezzo
Seconda tappa. Tra le aziende partecipate dalla Provincia di Bergamo, l’ingegnere ex parlamentare ne presidiava una in Veneto, Progetto Adria, che aveva come azionista di riferimento Alberto Rigotti, 65 anni, finanziere trentino, considerato vicino all’allora presidente del Veneto Giancarlo Galan e a vecchi notabili Dc come Carlo Fracanzani. Lontano anni luce, dunque, da una piccola realtà provinciale come Banca Etruria. Eppure Rigotti entrò nel consiglio miliardi di euro, l’ammontare dei crediti deteriorati di Banca Etruria, di cui due miliardi di sofferenze e 800 milioni di incagli di amministrazione (2004) e vi rimase, guarda caso, fino a determinare con il suo voto (2009) il ribaltone che pensionò lo storico presidente Elio Faralli per far posto allo scalpitante Fornasari. Come ricordo, Rigotti ha lasciato ad Arezzo un «buco» di 16 milioni dopo il crac da 130 milioni del suo gruppo editoriale, Epolis, che gli è costato una richiesta di rinvio a giudizio per bancarotta. Fornasari conosceva le difficoltà del finanziere perché aveva avuto ruoli fondamentali di gestione in alcune sue società e ne firmava i bilanci, traballanti (e con molte riserve dei revisori). E questo quando già era nel cda dell’Etruria e perfino dopo la nomina a vicepresidente (2006). La vicenda Crisi bancarie, online su www.corriere.it la guida in 10 mosse per i risparmiatori