Chi è
Amy Webb è una «futurologa» fondatrice dell’agenzia di consulenza Webbmediagroup, che si occupa di analizzare e predire le nuove tendenze nel digitale e nel mondo tecnologico e il loro impatto su individui e società
Insegna Tecnologie emergenti alla Columbia University di New York e negli ultimi due anni ha tenuto corsi come «Visiting Nieman Fellow» ad Harvard
Sta lavorando al suo prossimo libro «How Did We Miss That?» («Come abbiamo fatto a non accorgercene?»), in uscita per PublicAffairs, nel 2016, sulle metodologie per predire il prossimo futuro
«Sicurezza e privacy continueranno a dominare la conversazione pubblica e gli investimenti aziendali e governativi. L’utilizzo civile dei droni dive n t e r à u n p r o b l e m a riconosciuto: durante le feste natalizie sono stati venduti circa quattrocento mila apparecchi negli Stati Uniti. Il mercato sta raggiungendo livelli impensabili fino a qualche anno fa. Significa che la sorveglianza di massa ha oggi un nuovo potente alleato: milioni di minuscoli droni dotati di telecamere che possono seguire e riprendere in ogni momento cittadini innocenti».
Recentemente l’ente che regola i trasporti aerei negli Stati Uniti, la Federal Aviation Administration, ha stabilito che tutti gli apparecchi con un peso superiore ai 250 grammi dovranno essere registrati.
«Un provvedimento ridicolo: cosa cambia avere un enorme database di droni incontrollabili? Peraltro in pochissimo tempo gli scaffali si riempiranno di velivoli dotati di telecamere sofisticate più leggeri di un iPhone. La politica non è in grado di stare dietro alla tecnologia e questa incapacità, pericolosissima, diventerà evidente nei prossimi mesi. Prendiamo la riforma sulla tutela dei dati personali approvata dalla Commissione europea nel 2012: diventerà effettiva solo nel 2017. Possiamo immaginare quanto si raffineranno le tecniche di Big Data (estrazione e analisi dei dati, ndr) in un anno? Quando entrerà in vigore la legge, questa sarà automaticamente