Corriere della Sera

Gangnam style

- Luigi Ippolito

Oppure andare ancora più sul sicuro dai grandi magazzini Shinsegae, la Rinascente di Seul: nel reparto casa si trovano bellissimi prodotti della Korea Craft and Design Foundation, che promuove l’oggettisti­ca tradiziona­le.

Per la vita notturna il must è Gangnam, il quartiere a sud del fiume i cui eccessi sono stati celebrati dal rapper locale Psy nel tormentone del 2012 Gangnam Style. Qui di old fashion non c’è nulla, ma è divertente mischiarsi alla gioventù dorata locale fra un cocktail o un boccale di birra: non c’è che da fare un giro e scegliere il locale da dove la musica sale più alta. Per gli animi più pacati che vogliono rimanere in un solco antico l’alternativ­a è il Jeongdong Theater, dove va in scena tutte le sere uno spettacolo tradiziona­le di grandissim­o fascino. Non ci sono problemi di comprensio­ne, perché la recitazion­e è ridotta al minimo e comunque è accompagna­ta da sovratitol­i in inglese: si tratta di un trionfo visivo di costumi, danze, musiche e luci che lascia incantati. E a fine spettacolo ci si può anche fare la foto ricordo con il cast ancora in abiti da scena. Anche questa è Seul, l’Asia che non ti aspetti.

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