Arte e trekking tra i filari della Barbera nel Parco Orme su La Court

Unire l’arte del vino all’amore per l’arte: è il progetto Vivere la Court, ideato e sostenuto dall’azienda vinicola Michele Chiarlo nel territorio di Langhe-Roero e Monferrato . Nell’area dei filari della Barbera, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, la famiglia Chiarlo promuove da anni il Parco artistico Orme su La Court. L’idea, questa volta, è stata quella di coinvolgere anche i ragazzi media di 60 mila bottiglie ogni 3 anni. Nello stesso periodo viene venduto un miliardo di bottiglie di altri Champagne. Siamo una goccia in un oceano di bollicine. Dopo la 2002, venderemo 2004, 2006, 2007, 2008, quest’ultima solo in versione Magnum, 10 mila pezzi».

Profumi di agrumi, mandorle e menta. Le bollicine danzano nel palato come ballerine in punta di piedi. Vino di lunga vita, che Depond descrive evocando «la bellezza matura di Audrey Hepburn, femminilità e personalità fuse nell’eleganza perfetta».

CorriereDiVini delle scuole attraverso laboratori didatti e percorsi artistici, dal viaggio nelle fiabe di Emanuele Luzzati alle tradizioni enogastronomiche raccontate ai più piccoli. Non è mancato un workshop per gli studenti universitari su «Paesaggio rurale, uomini e terra». Quella terra che l’Associazione Orme su La Court promuove anche per gli amanti del trekking e della mountain bike. Raro Una bottiglia del «Salon», Champagne Blanc de Blancs, «primo vino di culto del ventesimo secolo» secondo Jay McInerney Il Natale è passato e voi non sapete cosa fare del vostro albero? Provate a mangiarlo (sempre che non sia di plastica). No, non è una follia gastronomica: l’abete può diventare, infatti, se mantenuto in vita, un ottimo ingrediente in cucina. Parola di «wood*ing food lab», il laboratorio di ricerca con sede a Desio (Monza) che si occupa dell’utilizzo del cibo selvatico in cucina e che quest’anno ha lanciato la campagna «Eat your tree» in