Per l’artista in crisi la grazia è una bimba
er quanto le loro poetiche siano diverse, leggere di Robert Nathan (1894-1985) evoca le atmosfere dei film di Frank Capra. Ad accomunarli, sia pur superficialmente, è l’aspetto onirico, oltre all’impegno durante la Grande Depressione. Il romanzo, uscito negli Usa
Ritratto di Jennie
nel 1940, torna nelle librerie italiane,dopo 57 anni, con la traduzione di Simone Caltabellota (Edizioni di Atlantide. pp. 144, 22). Considerato un capolavoro, divenne un celebre film nel 1948. Rimane un testo cult: una storia d’amore scritta con impeccabile lirismo, dove il fantastico gioca un ruolo centrale. Anche se, di fatto, l’autore apre la strada a una riflessione più ampia sull’esistenza, su ciò in cui crediamo, sui limiti della percezione umana. A stimolarla è il protagonista, con le domande che pone a se stesso, trovandosi a vivere un’esperienza fuori dall’ordinaria concezione spazio-temporale. E, proprio