La villa dei banchieri dove Napoleone cancellò la Serenissima
Villa Manin di Passariano
nasce nel 1578 come casa padronale della famiglia Manini, potenti banchieri fiorentini esiliati a Udine nel 1312. Nelle sue stanze — affrescate nel Settecento da Ludovico Dorigny e Jacopo Amigoni — la storia è passata spesso: non solo fu la dimora dell’ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin, ma anche, per due mesi del 1797, di Napoleone Bonaparte allora impegnato con la campagna d’Italia e di Giuseppina Beauharnais; e qui sarebbe stato firmato il Trattato di Campoformido, tra Francia e Austria, che il 17 ottobre 1797sancì fra l’altro la fine della Repubblica di Venezia. Dal 2004 al 2008 Villa Manin è stata un Centro di arte contemporanea, diretto da Francesco Bonami