La doppia vita di una moglie tra sesso e fede
Davedere (Cineteca) questo intenso quasi metafisico film scavato nella roccia di una nevrosi spirituale da Yaelle Kayan, regista israeliana che esplora con Shani Klein, di splendida mestizia interiore, l’io divisissimo di una devota donna che abita con marito e quattro figli sulla montagna del cimitero ebraico del Monte degli Ulivi.
La vita casalinga diurna si scontra di notte con dei sabba che si svolgono nel luogo sacro che diventa sede di prostituzione. Nel punto in cui si intersecano le tre religioni monoteistiche, la donna soffre di un turbamento dovuto anche alle scarse attenzioni del marito studioso, cosicché storia e geografia complottano ai danni della psiche che sembra «normale» ma farà alla fine un gesto risolutivo. Un film ricchissimo della sostanza di cui son fatti gli incubi. (m. po.)