Ermini: così non ha senso Ma va abolito solo in certi casi
Maroni Un decreto che cancelli il reato? Sono cose da matti Se lo fanno dobbiamo prepararci a venire invasi
«Non si può ridurre tutto a un sì o a un no. È un problema complesso: il reato di clandestinità va affrontato, ma meglio farlo nella riforma del sistema penale. Serve una soluzione di mezzo, intelligente». David Ermini, responsabile giustizia Pd, frena.
La Commissione Giustizia, di cui lei fa parte, non aveva detto che bisogna abolirlo?
«Abbiamo solo fatto presente al governo le obiezioni del procuratore Antimafia Franco Roberti. Ma poi la valutazione sull’opportunità politica
In segreteria David Ermini, 56 anni, deputato, è responsabile giustizia del Pd
spetta all’esecutivo».
Lei è favorevole al reato di clandestinità?
«Così com’è ora, è ridicolo. Viene punito con una sanzione, un’ammenda da 5 mila euro. Ma secondo lei, chi si mette su un Tir o in mare, ha paura di una multa così? Che, tra l’altro, non pagherà mai?».
Quindi sarebbe meglio abolirlo?
«Ma non si può ridurre tutto a bianco o nero. Così com’è ora, non ha senso. Io dico: rivediamo tutti i tipi di condotta e inseriamolo nel disegno di legge di riforma del sistema penale, che è al Senato e deve tornare alla Camera».
Passeranno mesi così. Non è che, viste le obiezioni mosse dall’Ncd di Alfano, volete affossare tutto?
«Ma no. Il processo penale lo portiamo a casa. Abbiamo dimostrato che le riforme le facciamo, no?».
Le aggressioni avvenute a Capodanno a Colonia hanno cambiato qualcosa?
«Non direi, il governo non ha esercitato la delega, neanche a novembre».
Ma nella riforma penale, poi si abolisce davvero il reato?
«Valutiamo i tipi di condotta. Per alcuni va abolito, per altri rafforzato».
Rafforzato per gli scafisti?
«Non solo. Anche per chi non ha diritto a stare qui».
Ma quindi non si abolisce del tutto.
«Si valuterà caso per caso».
Lega Nord
Carbone La norma adesso aiuta gli scafisti: costringe i pm a indagare i clandestini rendendoli meno attendibili
Anm