L’Ue pronta a riaprire il dossier «bad bank»
La Commissione: disposti a un ulteriore impegno con Roma. La competenza della commissaria Vestager
«La Commissione europea è pronta a un ulteriore impegno con le autorità italiane sulla riforma in programma del settore bancario intrapresa dal governo». Bruxelles smina il campo diplomatico che nelle scorse settimane si è infiammato, dopo una serie di polemiche sollevate dal premier Matteo Renzi legate ad alcuni dossier che coinvolgono la Concorrenza, guidata dalla commissaria danese Margrethe Vestager, perché tirano in ballo il tema degli aiuti di Stato: salvataggio delle banche in crisi, Ilva e bad bank di sistema.
Una dichiarazione importante da parte della Commissione: di fatto fa ripartire il confronto sul veicolo che dovrebbe raccogliere le sofferenze del nostro sistema bancario per alleggerirlo e liberare il credito, che era in stallo dall’autunno. Certo, le criticità delle soluzioni ipotizzate restano tutte. Una portavoce della Commissione ha ricordato che l’esecutivo Ue ha già usato la propria esperienza sulle misure per la gestione di asset deteriorati attuate in diversi Paesi europei «per aiutare le autorità italiane a identificare la strada più appropriata per affrontare il problema dei crediti deteriorati» e anche che «ha condiviso gli elementi tecnici che bisogna considerare quando si crea una bad bank in linea con le regole Ue, con o senza aiuti di Stato».
Nei fatti da ottobre il dossier sulla bad bank italiana ha subito un rallentamento. Le ultime comunicazioni ufficiali tra Bruxelles e Roma risalirebbero all’autunno. Ora risolta l’emergenza del salvataggio delle quattro banche in crisi, che l’Italia ha eseguito applicando le regole Ue, l’attenzione è tornata sui crediti deteriorati che appesantiscono i bilanci degli istituti italiani — una zavorra di circa 200 miliardi — e sulla soluzione che il governo vorrebbe mettere in campo. Rispetto agli altri Paesi Ue, secondo i dati del Fmi riportati nel Rapporto del Cerved sulle Pmi 2015, all’interno dell’area euro l’incidenza dei Concorrenza Margrethe Vestager , 47 anni, è la commissaria europea alla Concorrenza. Tra i dossier che ha affrontato, oltre a quelli che riguardano i salvataggi bancari italiani e l’Ilva, anche le indagini sulle multinazionali internazionali come Google, Amazon, Starbucks e Fca per il «tax ruling» crediti deteriorati sugli impieghi è superata solo da Cipro, Grecia e Irlanda. E rispetto agli altri Paesi Ue, l’Italia si caratterizza non solo per la dimensione del fenomeno ma anche per il forte peso dei crediti deteriorati originati da prestiti alle imprese rispetto a quelli maturati dai finanziamenti alle famiglie.
C’è chi a Bruxelles vede la possibilità che si crei un mercato dei crediti deteriorati e che ci possa essere un’intesa sul prezzo. Ma questo resta il vero scoglio che ha creato lo stallo. È prassi che prima di formulare un proposta ufficiale, lo Stato coinvolto si confronti informalmente con i
SOFFERENZE BANCARIE IN ITALIA
Dati in miliardi di euro
I CREDITI DETERIORATI SUGLI IMPIEGHI (% 2014)
2%
4%