Libri e lavoro, i migliori professionali e alberghieri
Classifica della Fondazione Agnelli: le scuole che rendono occupati a 2 anni dal diploma
TORINO Altro che Cenerentola: l’istruzione tecnica e professionale — un po’ in crisi negli ultimi anni — ha numeri che dimostrano che il lavoro in Italia c’è. Almeno per chi si diploma in (buoni) istituti tecnici e professionali. Come il Carlo Porta di Milano, l’Ettore Conti, il Floriani di Vimercate. Oppure il Birago, il Colombatto e il Sommelier di Torino. Scuole che aiutano a trovare più facilmente lavoro. Lo dice il nuovo portale EduscopioLavoro, nato dalla collaborazione con il Crisp (Centro Ricerche della Bicocca), gli assessorati al lavoro di Piemonte e Lombardia e la Fondazione Giovanni Agnelli.
Dal confronto di 700 scuole lombarde e piemontesi emerge che dopo il diploma ottenuto in uno di questi istituti eccellenti, il 60/70 per cento dei ragazzi (50% la media) trova un’occupazione stabile. Che, nella magtecnico gior parte dei casi, corrisponde a quanto imparato sui banchi. Un dato in sintonia con le più recenti analisi effettuate da AlmaDiploma su scala nazionale: a un anno dal titolo, il 38% dei ragazzi usciti da un istituto tecnico risulta occupato; si sale al
Più richiesti gli chef: tra gli alberghieri in testa il Beccari di Torino e il Porta di Milano
39% per gli istituti professionali. Chef e meccatronici i profili di maggior successo.
Diplomati in quegli istituti riformati nel 2010 dall’ex ministro Mariastella Gelmini, che si stanno scrollando di dosso l’etichetta di scuole di serie «B» e che impegnano i ragazzi su materie scientifiche o su competenze subito spendibili sul mercato.
Numeri e valutazioni importanti in un momento di scelta, per i ragazzi di terza media, della scuola superiore. «EduscopioLavoro aiuterà gli studenti che non intendono o non sanno ancora se proseguire all’università, a scegliere, sulla base di parametri oggettivi e qualificati, l’istituto tecnico e professionale che prepara meglio al mondo del lavoro», ha commentato John Elkann, presidente di Exor e vicepresidente della Fondazione Agnelli.
Il portale (www.eduscopiolavoro.it) analizza gli esiti lavorativi di 106.312 diplomati nel 2009-11 e 2011-12: circa il 41% ha lavorato per più di sei mesi nel periodo considerato. «Un trend che emerge — spiega il presidente della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto — è la crescita del settore alberghiero».
«Un boom che ci costringe ogni anno a rifiutare molte iscrizioni», commenta Claudia Torta, preside del Colombatto di Torino.
Ma consultando il database si vede che, quando è fatto bene, tutto il filone dell’istruzione tecnico-professionale è una garanzia. Lo strumento, limitato per ora a due regioni, «potrà essere esteso — dice Gavosto — se altre collaboreranno».