COSA C’E DI NUOVO NEL «VECCHIO» SEX AND THE CITY? LE GRANDI VERITÀ
La mitologica serie «Sex and city » compie quest’anno 18 anni. La prima puntata fu trasmessa nel 1998, l’ultima nel 2004. Ma per gli affezionati è come se non fosse mai finita, visto che le repliche si susseguono ininterrottamente .« E io mi chiedo-scriverebbe la protagonista Carri e Bradshaw davanti al suo schermo antidiluviano -: c’è ancora qualcosa da scoprire in una serie così datata o siamo solo dei nostalgici ?». A farci propendere perla seconda ipotesi ci sono i magnifici sfondi newyorkesi, compreso qualche scorcio delle Torri Gemelle, i vestiti glamour delle protagoniste che evolvono di anno in anno. Ma soprattutto, diciamolo, quella energia positiva che promana dalle storie, quel senso del «tutto è possibile» in un mondo che appare pacificato, pieno di prospettive e finalmente trasgredibile anche per le donne. Certo, le protagoniste non la smettono mai di lamentarsi delle diseguaglianze che rilevano soprattutto nel mondo del lavoro. Ma mentre molte di quelle difficoltà oggi permangono, quello che invece pare sfumato è l’ottimismo. Il ragionamento calza anche per quanto riguarda il cuore della serie, cioè la vita da single (il sesso soprattutto), declinata dalle protagoniste in quattro caratteri: la romantica, la drogata di lavoro, la trasgressiva e la perbenista, unite da una inedita solidarietà femminile, quasi a costituire una famiglia. Mentre i maschi figurano come inaffidabili bambinoni. Oggi quella dei single non è più un’anomalia da studiare ma uno status diffuso che desta più preoccupazione sociale che curiosità e simpatia, basti guardare la rappresentazione
Il cult: se non ti richiama, lascia stare. Si vede che non gli piaci abbastanza
comune, tra la macchietta e il tono commiserativo. Nel frattempo il mondo delle relazioni è esploso nell’incomunicabilità tra sessi, lontano dalle gioiose schermaglie delle nostre eroine.
Cosa ci spinge dunque ancora oggi a non perdere una virgola dei bellissimi dialoghi di «Sex and city»? Forse le grandi verità sull’amore snocciolate tra un Cosmopolitan e l’altro. La più bella ha gemmato un film: «Se non ti richiama, lascia stare. Si vede che non gli piaci abbastanza ».