Lo sciatore va in città Le nuove sfide dei marchi tecnici
Rossignol lancia la collezione metropolitana «Non scappiamo dalla neve, il nostro dna è lì»
Un debutto che si lega alla tradizione, alla storia e alla forza del marchio. Rossignol, l’azienda francese che da 108 anni fa dello sportswear invernale il cavallo di battaglia, è pronta al lancio della nuova linea sport chic, dal sapore cittadino e metropolitano. Alessandro Locatelli, 46 anni, pavese ma dal respiro lavorativo internazionale, è stato nominato amministratore delegato della divisione Rossignol Apparel e accetta la sfida: «Rossignol non deve scappare dal suo legame con il mondo dello sci, anzi, deve farne un punto di forza perché se oggi siamo identificati come brand chic e positivo è prima di tutto merito di tutto quello che si è costruito nel tempo» dice mentre guarda con orgoglio le foto di sciatori campioni del mondo ma anche di persone che hanno ideato, adattandoli ai tempi e alle esigenze in evoluzione, i prodotti Rossignol nella storica fabbrica di Grenoble.
La nuova connotazione cittadina è chic, «siamo un marchio francese, non dimentichiamocelo», dice Locatelli e spiega i nuovi canoni dell’eleganza metropolitana di Rossignol: «Non abbiamo la legittimità per produrre un cappotto o un jeans, ma nel nostro guardaroba trova spazio un nuovo concetto di capospalla in cui il materiale tecnico si mixa alla lana bouclé o al morbido panno. I capi devono parlare e parlano la nostra lingua — spiega —. Ogni volta che si produce un capo la domanda che mi pongo è sempre la stessa: è abbastanza Rossignol?».
I capispalla urbani sono dotati di vestibilità contemporanea, con una modellistica più fashion rispetto a quella che si può vedere sulla neve, dove a vincere è la necessità di movimento. «La nostra scaletta di mercato parte dall’Europa, precisamente dall’arco alpino con Francia, Italia, Svizzera e Austria, per puntare poi a Stati Uniti e Asia», precisa Locatelli nel nuovo showroom milanese di Corso Venezia. Il lusso cittadino passa dai capispalla in piuma Duvet dal taglio slim nei colori iconici della maison (il rosso, il blu e il bianco) declinati in tonalità meno accese; dalle scarpe made in Italy, prodotte a Montebelluna, con la chiusura a gancio tipica degli scarponi da discesa o ancora dai bottoni storici con logo, che riproducono le punte arrotondate degli sci. «La collezione non è né retrò né vintage perché questi due aspetti non fanno più parte della moda contemporanea». La linea, maschile e femminile, verrà presentata durante la settimana della moda uomo di Milano. Una conferma del fatto che nel 2016 anche l’abbigliamento che una volta era considerato strettamente sportivo cambia rotta.