La piattaforma IDA
ho vissuto e lavorato come interior design a Pechino, Shangai, Hong Kong e Macao. Ho letto sul web di questo nuovo network per caso, e prima che li contattassi, ho ricevuto un loro messaggio. Ho pensato hanno la mia età e come me amano le sfide. Perché no?»
Valeria Eva Rossi è invece un architetto toscano. «Approvo la scelta di IDA della promozione del Made in Italy di nicchia, quello che nasce dall’incontro di tradizione artigiana e innovazione nel design. Il Made in Italy, è si riconosciuto in tutto il mondo, e io ne ho la prova concreta vivendo parte dell’anno in Cina, ma ancora per i designer e le piccole realtà imprenditoriali italiane non è né semplice né immediato trovare contatti o promuoversi all’estero. Presento la mia linea di gioielli. Pezzi unici lavorati a mano: con il marmo di Carrara, l’argento scolpito secondo l’antica tradizione fiorentina e passamaneria in seta». Partecipa anche Giorgia Barbero, non semplici carte da Rivelazioni Una borsa del marchio Pietraquadra, dell’architetto Valeria Eva Rossi parati, ma abiti murali. «Il mio un progetto ambizioso, la sartoria applicata alla progettualità ed alla produzione di grafiche decorative senza limiti. Con il mio laboratorio CreativeSpace spero di poter decorare pareti in tutto il mondo».
Anche Giuliano Ricciardi designer di Taranto crede nelle sinergie: «IDA è una vetrina internazionale», dice. Presenta il suo ultimo progetto Goccia e il tavolo Chiglia, ispirato alla chiglia delle barche della sua città. Atipica la partecipazione di Paride Modenese, 28 anni, di Padova. Rappresenta la quinta generazione della Modenese Gastone, una florida azienda che produce mobili ed interni di lusso fatti a mano, soluzioni d’arredo per la La startup di tre giovani manager: un portale che fa conoscere i marchi meno noti
casa, hotel, ristoranti, e yacht. Hanno sedi a Londra, Mosca, Dubai. Uno stile classico che in Italia è un po’ snobbato ma richiestissimo all’estero. «Credo nei giovani come me».
L’idea non è solo quella di raggruppare e mettere online un elenco di talenti creativi, ma di creare un reale business internazionale. «Per questo ci sono gli Ambassador, figure molto importanti, tutte persone inserite nelle realtà locali di ogni paese che si occuperanno di sviluppare per noi, le realtà commerciali». Un manifesto, online, di facce sorridenti presenta chi sono i vari Ambassador, uno per ogni Paese.
La lunga lista di iscritti a Ida, una vera scoperta di talenti creativi, è destinata a crescere: sono arrivate finora 1500 candidature, 200, i migliori, i selezionati.