Perché piace il maschio falegname
tu ce l’hai il maschio falegname? Dopo il nerd di successo, dopo Dadbod, il falegname è l’uomo del momento. Come Ben Hanisch, 29enne nuovo moroso di Amy Schumer; come Shane Deary, ex di Keri Russell - e pazienza se stanno tutti a Brooklyn. Alla tv, il fidanzato falegname è Aidan di Sex and the City, che ancora oggi appena lo menzioni parte il coro, «Altro che Big, Carrie doveva sposarsi con Aidan». Bill Pullman, nell’unico film dov’era lievemente rimorchiabile, regala una sedia a Sandra Bullock e lei si scorda Peter Gallagher. Ma che c’avranno di speciale i falegnami? Se l’amico sacerdote osserverà che il prototipo del carpentiere è Cristo, se l’erotismo di chi lavora con le mani è indubbio, c’è un sottotesto più stringente. Oggi che siamo emancipate, non serve più uno che ci mantenga. Al tempo stesso, il maschio recessivo, che indossa i collant, va al sopracciglia bar, costringe le palestre a ristrutturare spogliatoi, informa il NYT, perché ha il terrore di mostrarsi nudo, ci affama di viril-solidità. E se l’altr’anno spopolava il lumbersexual, novello taglialegna con camicia a quadri che t’ammorbava di «Come sarebbe bello senz’elettricità in Alaska» perché l’aveva visto in Case Impossibili (salvo che poi al posto dell’accetta aveva trenta oli da barba, e se vedeva una formica dovevi schiacciarla tu), il maschio falegname, osserva il New York Mag, unisce la creatività dell’hipster all’attrazione primitiva verso l’uomo che ti costruisce casa (dà rifugio) con le proprie mani, che quel letto dove fate l’amore l’ha scolpito per te. Pazienza se nessuno gli ha ancora comprato quel tavolo grezzo da 10 mila euro che conserva tanto la forma del tronco da non poterci appoggiare una tazzina.