Il crollo di Ferrari (- 6,05%) Tod’s e Luxottica in lieve rialzo
Il tentativo di rimbalzo è andato a vuoto. Anche ieri le Borse hanno archiviato una giornata da dimenticare, nonostante alcuni segnali macro positivi, come i nuovi posti di lavoro negli Usa e, in Italia, i dati Istat su lavoro, entrate fiscali, potere d’acquisto e risparmi delle famiglie. Il
a lungo in equilibrio, a metà pomeriggio ha virato al ribasso, chiudendo in calo dell’1,58%. Vendite sul gruppo
con giù del 6,05% e del 4,11%, oltre che su (-4,45%), mentre tra i bancari hanno ripiegato (-4,91%) e (-4,13%). In leggero (+0,41%) e i titoli del lusso, (+0,82%) a (+0,29%) e (+0,18%).
Mib,
Agnelli,
Banco Popolare
Snam Moncler Luxottica
recupero da
Ferrari
Stm
Bpm
Tod’s
Ftse-
Fca
(m.sab.) Alverà, 40 anni, avrà il compito di sovrintendere, integrando le necessarie funzioni societarie, al rafforzamento della promozione e alla crescita del gruppo a sostegno dell’evoluzione strategica di Snam nello scenario internazionale e domestico del gas naturale. Laureato in Filosofia ed Economia alla London School of Economics, Alverà ha un’esperienza distintiva nel settore del gas naturale e, più in generale, nel comparto dell’energia. Durante il suo percorso professionale ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità prima nel gruppo Enel, dove tra il 2002 e il 2004 ha seguito da vicino lo sviluppo del mercato gas della società e la quotazione in Borsa di
I soci del porto di Pisa e i debiti della Boccadarno
( m.ga.) Il progetto del porto turistico era decollato con entusiasmo sino all’inaugurazione di due anni fa. Barche di lusso davanti al panorama del litorale del Parco di San Rossore avevano fatto gridare al miracolo. Adesso però gli entusiasmi si sono raffreddati insieme alla seconda fase del progetto: quella della costruzione e della vendita di appartamenti, alberghi e strutture commerciali. La società nata ad hoc, «Boccadarno Porto di Pisa spa», ha appena chiesto la procedura di concordato preventivo. I soci, molti dei quali sono gli stessi che hanno realizzato il porto, hanno deciso di «non immettere ulteriori risorse ( d. pol.) Finisce agli americani la romagnola Suba Seeds e i suoi semi di coriandolo, asparago e basilico di cui è il più grande produttore mondiale. A comprare è il fondo Paine & partners di New York che investe nell’agroalimentare. Per lo sbarco in Italia ha così scelto la Food Valley di Cesena dove investe 90 milioni (50 finanziati da Unicredit) per rilevare il 100% dell’azienda con 67 milioni di ricavi. A vendere il 48% sono i dipendenti, 200 in tutto, cui aveva donato la quota quattro anni fa il fondatore Augusto Suzzi che aveva poi ceduto il 52% al fondo Quadrivio.