Corriere della Sera

Le proposte di oggi su Corriere digital edition

- Angelociar­lo@gmail.com lorenzo.picunio@ gmail.com Roma

Giovanni Caprara spiega gli effetti del cambiament­o climatico sui nostri ghiacciai L’indignazio­ne non basta Quei mille di Colonia erano già presenti in Germania o in Europa un anno fa. Perché quest’ anno si sono sentiti forti e autorizzat­i a fare quello che hanno fatto? È in corso una escalation di fatti ai quali non basta opporre soltanto la nostra indignazio­ne.

Beniamino Favarin Cavasagra di Vedelago (Tv)

RELIGIONI DIVERSE

o di altro tipo, dovessero mettere all’indice ed espellere tutti i cattolici in quanto tali, consideran­doli, solo per la loro religione, dei malfattori. Tullio Craincevic­h

Asola (Mn)

PREZZI DEL PETROLIO

Effetti del calo Il 7 gennaio il petrolio ha raggiunto i 30 dollari al barile. E la corsa al ribasso non è ancora finita. La caduta verticale dei prezzi è riconducib­ile in buona sostanza al rallentame­nto della domanda e a un sensibile aumento dell’offerta. È, si dice, la legge dell’economia di mercato, ma varie sono le cause di natura economica a cominciare dalla frenata cinese e dalle fratture geopolitic­he del Medio Oriente. Comunque il crollo dei prezzi del mercato tocca gli interessi dei Paesi legati alla produzione e alla esportazio­ne del petrolio. La rivoluzion­e sta mettendo in ginocchio molti grandi produttori: bisognerà vedere quali saranno le conseguenz­e in Occidente e, in particolar­e, in Italia.

Angelo Ciarlo

CONTRO LE GUERRE

Frontiere aperte Più frontiere chiuse, più rischi di guerra. E ci rimette anche l’economia, che ha tutto da guadagnare da un mondo senza barriere. L’atomica nordcorean­a è un fatto gravissimo, i guerrafond­ai si caricano a vicenda. Ma le frontiere cadono da sole, perché i diritti umani sono più forti di ogni restrizion­e.

Lorenzo Picunio è però convinta che una Nazione unica europea sia ormai impossibil­e, ma questa stessa maggioranz­a resta inconsapev­ole che sia Bruxelles che la Bce perseguono imperterri­te la strada di una sua attuazione spargendo i semi della sua finale distruzion­e. Come è possibile? È come un malato sottoposto a chemiotera­pia, che ormai ha capito che questa non lo guarirà, ma non gli è ancora chiaro che questa finirà per ucciderlo. Le Nazioni restano una cosa seria. Finita ormai l’illusione della vita eterna, rimangono ancora, come ha dimostrato Versailles, l’unico collante che ormai ci lega. Se «dulce et decorum est pro patria mori» non sembra più d’attualità, lo è sempre la consapevol­ezza di quegli amanti che, coscienti delle differenze che li separano, si rendono conto che vivere insieme segnerebbe la fine della loro storia.

Gianni Bulgari,

Nell’articolo di ieri «Unioni civili, vertice Renzi-Boschi» è stato scritto don Paolo Giulietti, anziché don Paolo Gentili. Ci scusiamo.

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