Corriere della Sera

Sousa sogna il primato e attacca i controlli

La Fiorentina ospita la Lazio e prepara il sorpasso all’Inter, ma il tecnico è teso

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci

Prima per una notte. L’obiettivo della Fiorentina è semplice, quasi scontato: superare la Lazio al Franchi e andare a dormire con la speranza di allungare le mani sullo scudetto d’inverno. Sognare in grande non fa male, ripete Paulo il motivatore, perché aiuta a diventare grandi per davvero.

Ma questa vigilia è un po’ diversa dalle altre. O, almeno, è diverso Sousa, più nervoso e adrenalini­co. Meno sorrisi, un po’ di ironia, qualche frecciata: forse perché dopo Palermo avrebbe voluto più tempo per

Antidoping per tre volte in una settimana mentre dovevo preparare la partita, si vede che siamo diventati importanti

preparare una sfida storicamen­te insidiosa o per l’arrivo, improvviso, dei rappresent­anti della commission­e antidoping che hanno fatto slittare di due ore l’allenament­o. «Abbiamo avuto tre controlli in una settimana, si vede che siamo diventati importanti e ci tengono in consideraz­ione», dice a denti stretti. In realtà il controllo vero e proprio è uno solo, gli altri due sono quelli di prassi dopo le partite. E per quanto riguarda Fiorentina-Lazio, la società aveva chiesto il posticipo a lunedì, ma la Lega non glielo ha accordato. Sousa, maniaco dei dettagli, avrebbe preteso maggiore attenzione. La Viola però ci ha provato.

C’è anche il mercato a tenere sulle spine l’allenatore, che oggi parlerà con Andrea Della Valle in arrivo a Firenze: «Per fare le cose bene devi pianificar­e e anticipare le mosse con le giuste strategie e se hai meno soldi degli altri lo devi fare ancora di più. Perché la sessione di gennaio è molto dura». Una frase sibillina. Il tecnico i rinforzi, soprattutt­o il difensore, li avrebbe graditi in fretta. Ma, come ammette lui stesso, il mercato invernale è insidioso. La Fiorentina, in ogni caso, spera di sbloccare la situazione entro la prossima settimana con uno o due acquisti. Motivatore Paulo Sousa, 45 anni (Ansa)

Ora c’è da pensare alla Lazio, che ha vinto una sola delle ultime 9 partite, ma lo ha fatto a Milano in casa dell’Inter capolista. Pioli, sulla graticola, è incoraggia­to dalla tradizione favorevole, 3 vittorie nelle ultime 3 partite, 4 nelle ultime 5 al Franchi. Numeri che spaventano Firenze. «Un trend da cambiare», dice Sousa che non disprezza il paragone con Trapattoni: «Magari gli assomiglia­ssi. Il suo è stato un percorso vincente, sia come uomo sia come allenatore. Quando smetterò vorrei aver vinto quanto lui».

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