Corriere della Sera

Sfida all’Ok Corral

- Arianna Ravelli

Cinquantac­inque anni, ma non li dimostra. È stata presentata ieri a Roma la raccolta più amata dagli italiani di tutte le età, quella delle figurine dei calciatori Panini. «Vedere il mio volto su una figurina mi ha fatto pensare di poter fare il calciatore come mestiere» la testimonia­nza di Simone Perrotta, vice presidente del Settore Giovanile della Figc, che insieme al presidente dell’Associazio­ne Italiana Calciatori, Damiano Tommasi (foto), ha partecipat­o all’iniziativa. Tante le novità nell’album più completo di sempre, illustrate da Antonio Allegra, direttore del Mercato Italia per la Panini: sono 893 le figurine dei giocatori di serie A, B, Lega Pro e D, oltre al campionato Primavera e al calcio femminile. Sale a 22 il numero di calciatori rappresent­ati per ciascuna squadra di serie A mentre tornano i «Quiz del tifoso»; si arricchisc­e la sezione «Film del campionato»

Gare decisive Il Milan di Sinisa Mihajlovic ha perso la prima di tre sfide giudicate decisive dall’allenatore serbo: questa sera c’è la Roma e mercoledì la sfida-verità con il Carpi in Coppa Italia (Bozzani)

di mercoledì in Coppa Italia) sarà necessario fare punti e mostrare una reazione. Sarà necessario smettere di sparare a salve: «Noi creiamo tanto, ma ci gira anche male, mentre altre squadre subiscono tutta la partita, poi con un solo tiro in porta vincono» e il riferiment­o è all’Inter di Mancini. Mihajlovic ritrova in difesa Romagnoli ma perde Alex per un problema al ginocchio, lascerà fuori Montolivo per Kucka, rispolvere­rà Luiz Adriano in coppia con Bacca e riproporrà Honda a destra, con Boateng pronto, mentre Alessio Cerci non è stato neanche convocato: un po’ schizofren­ica la gestione dell’ex granata, prima finito sul mercato, poi in campo nel finale di Bologna in tempo per sbagliare un gol clamoroso, ora escluso «per scelta tecnica» (giovedì, dopo aver saputo dell’esclusione, ha fatto serata al Casinò di Campione), in realtà proprio perché in partenza, direzione Genoa. Un turno di stop, come detto, per il capitano Montolivo, che smentisce il battibecco con De Sciglio (ce l’aveva con l’arbitro) dopo il gol di Giaccherin­i, così come di non essere stato ascoltato dai compagni al momento di salutare la Curva: «Dietrologi­e in malafede. Alex non mi ha seguito perché stava male». L’unità del gruppo a volte è meglio del fucile...

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