Pallavoliste, serve il piano B L’Olanda stende Azzurra
Oggi sfida alle turche per regalarsi una seconda chance a Tokyo
Di nuovo l’Olanda. Come all’ultimo Europeo, quando la Nazionale di Giovanni Guidetti nell’ultimo turno eliminatorio azionò un perfido scambio e dirottò le nostre pallavoliste sul binario che, nei quarti, avrebbe condotto il treno azzurro al confronto con la Russia. Il binario della delusione: le future campionesse continentali non ci fecero sconti e per la cronaca l’Olanda arrivò alla medaglia d’argento.
Paganini non ripeteva, le «tulipane» sì: ad Ankara, stavolta nelle semifinali del torneo preolimpico, è stato di nuovo un 3-0, ancora in scioltezza — anzi di più — e (ri)prendendo Azzurra a pallate. Che cosa vuol dire? Prima di tutto che l’Italia ha perso la chance più nobile, quella di entrare in finale e di giocarsi la promozione diretta ai Giochi 2016: solo la vincitrice della manifestazione, infatti, staccherà il biglietto per Rio de Janeiro. Il secondo significato della sconfitta è che è necessario aprire la busta del piano B: uscite dalla porta principale, le nostre ragazze potranno tentare di rientrare dalla finestra e tenere vivo il sogno a cinque cerchi. Dovranno però battere oggi la Turchia nella finale per il terzo posto: con una nuova sconfitta, infatti, la bocciatura sarebbe automatica. Ma se andasse bene, non sarebbe finita: a maggio si tratterebbe di scollinare a Tokyo un secondo torneo preolimpico, su base intercontinentale. Si ritiene che sia più abbordabile di questo ospitato in terra turca, se non fosse che nello sport d’alto livello non esistono partite sicure ed eventi scontati.
D’altra parte se quest’Italia «minotauro», fatta di veterane e di giovani più che promettenti, ha stoffa e carattere, deve dimostrarlo già oggi. Servirà una mini-catarsi rispetto al poco visto ieri: «Contro l’Olanda è mancata la spavalderia » , è l’analisi del c.t. Bonitta. L’Italia affettata dalle arancioni ha annotato un calo netto delle sue diciassettenni scintillanti, la Egonu e la regista Orro, ha patito in ricezione e ha fatto passi indietro in attacco: da salvare solo la Diouf (17), ma più che altro nel primo set, e, qua e là, la Guiggi. La sua partita ha avuto per solco la rincorsa perenne, ma il guaio è che Azzurra non ha avuto lo spunto giusto nemmeno quando, pur con la Il c.t. Bonitta: «Non abbiamo saputo giocare con la consueta spavalderia» lingua fuori, ha acciuffato o avvicinato le avversarie: è successo, per esempio, sul 22-22 nel primo set e sul 16-18 nel secondo; la terza frazione, invece, è diventata in breve una voragine mai colmata (da 6-5 a 9-15), nemmeno dalle alternative della panchina.
Avanti allora verso lo scoglio turco. Nella Nazionale della mezzaluna gioca pure Bahar Toksoy, moglie di Giovanni Guidetti: il destino spedisce il tecnico modenese per la seconda volta contro l’Italia.
Delusione