Corriere della Sera

CrolloC Inter, Juve ok Il Napoli solo in vetta

Travolgent­e sorpasso del Napoli Rifila cinque gol al Frosinone

- Servizi, Ser pagelle e commenti

In nessuna città al mondo i numeri hanno più importanza che a Napoli. Con la Smorfia acquistano vita propria. Quelli dei campioni d’inverno sono questi: 41 punti, miglior attacco con 38 gol segnati, Higuain capocannon­iere con 18 centri, minor numero di sconfitte subite (2). Ovvero: il coltello, le mazzate, il sangue e la bambina. Il numero 10 (Maradona, ma anche i fagioli) nel frattempo ha cambiato idea su Sarri, che aveva definito inadeguato: «Forza Napoli, voglio vincere il campionato!». De Laurentiis raccoglie l’assist: «Bisogna trovare un ponte con Diego, ho un’idea, la devo mettere a punto...».

Il Napoli era stato in testa per una sola giornata, la 14ª, quando aveva battuto l’Inter al San Paolo. La partita dopo l’aveva persa a Bologna, unica sconfitta insieme a quella con il Sassuolo, all’esordio. La prossima sfida è mantenere la concentraz­ione una volta arrivati in vetta. La partita con il Frosinone è stata una formalità. Enorme la differenza in campo e pure le scelte di Stellone hanno aiutato il Napoli: il vecchio portiere Zappino, schierato al posto di Leali, ha preso un abbaglio sul corner che ha portato al primo gol. Quello di Albiol è stato il primo segnato in campionato da un difensore partenopeo. Ai gol, di solito, ci pensa Higuain (due anche ieri, uno su calcio di rigore, che per il Napoli non è una formalità). Ha una media gol da Batistuta, ma con una grande differenza. Quando il Re Leone giocava nella Fiorentina c’erano altri grandissim­i centravant­i sparsi per le altre squadre: Ronaldo, Vieri, Shevchenko, Trezeguet, Inzaghi, Montella. Ora è lui, El Pipita, l’unico a fare la differenza. E con lui il rinato Hamsik, 3 gol nelle ultime 3 gare, liberato dall’incubo Benitez.

Il Napoli fa gonfiare il petto al presidente Aurelio De Laurentiis: «Non ci manca nulla per arrivare al livello dei grandi club. Quando sono arrivato in serie A eravamo 125esimi nel mondo e ora una classifica tedesca, che devo verificare ma che è attendibil­e, dice che siamo terzi. Non c’è ancora molto da fare nel Napoli, semmai c’è qualcosa da cambiare nel calcio mondiale, visto il fallimento di Blatter. Sarri piace a molti club? Ha un contratto per l’anno in corso e quattro opzioni per i successivi quattro, quindi è blindato per 5 anni. Nessuno lo porterà via. Sul mercato cerchiamo un difensore centrale e un centrocamp­ista».

Sarri ha festeggiat­o bene il suo compleanno numero 57 (o’ scartellat­o, il gobbo): «Quello che mi ha soddisfatt­o di più finora è l’atteggiame­nto. La disponibil­ità di questi ragazzi è stata forte fin dall’inizio. È vero che l’entusiasmo dei napoletani a volte sconfina nell’euforia, ma non dobbiamo temere l’ambiente. Lo scudetto è ancora una bestemmia? Stiamo facendo bene, ma non abbiamo le certezze che possono avere le altre squadre. Quattro campionati vinti in quattro anni: la Juve è l’avversaria principale, l’ho sempre ritenuta la favorita». Il nemico numero uno, nel girone di ritorno, è il calendario. Il Napoli dovrà affrontare in trasferta Lazio (4ª giornata), Juventus (6ª), Fiorentina (8ª), Inter (14ª) e Roma (16ª). Ma per tutte, guardando questo Napoli, l’unico numero è il 90. La paura.

 ??  ??
 ??  ?? Capocannon­iere Gonzalo Higuain mette a segno il rigore contro il Frosinone; con la doppietta di ieri arriva a 18 reti e guida la classifica dei cannonieri (Getty Images)
Capocannon­iere Gonzalo Higuain mette a segno il rigore contro il Frosinone; con la doppietta di ieri arriva a 18 reti e guida la classifica dei cannonieri (Getty Images)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy