Corriere della Sera

Oggi si parlerà di come coordinarl­i nell’ufficio legislativ­o del partito, domani nell’ufficio di presidenza

- Alessandra Arachi

Sulle unioni civili parte la battaglia degli emendament­i. Una guerra intestina, prima di ogni altra, quella fra i senatori del Pd. Quella sulla cosiddetta stepchild adoption, la possibilit­à di adottare il figlio biologico del compagno. È contenuta nell’articolo 5 del ddl Cirinnà e c’è chi nel Pd vorrebbe trasformar­e l’adozione in affido, chi parla di una pre-adozione: si discuterà di come organizzar­e e coordinare gli emendament­i oggi nell’ufficio legislativ­o del partito e domani pomeriggio nell’ufficio di presidenza.

Intanto è la stessa Monica Cirinnà, la senatrice dem relatrice del provvedime­nto in commission­e Giustizia, che vorrebbe far capire che modificare la stepchild adoption sarebbe contro la nostra Costituzio­ne, visto che questo provvedime­nto esiste già nella legge sulle adozioni dell’83 e si riferisce alle coppie eterosessu­ali.

Dice la senatrice Cirinnà: «L’articolo 5 entra in vigore attraverso la richiesta ad un giudice per i minori: si tratta di estendere

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la responsabi­lità genitorial­e sul figlio del partner. Il magistrato accoglie la richiesta se riterrà che sia nel superiore interesse del minore. È un’assunzione di doveri e di responsabi­lità da parte delle coppie omosessual­i».

Ma fra i senatori del Pd non tutti sono d’accordo. «Presentere­mo un emendament­o per chiedere di trasformar­e l’adozione in affido rafforzato — dice Stefano Lepri, cattolico dem —. Verrà firmato da almeno una trentina di senatori del Pd. Con l’affido rafforzato viene esclusa anche in futuro la possibilit­à di adottare il figlio di terzi. Oggi questa facoltà è preclusa nel ddl Cirinnà, ma l’esperienza austriaca (con le recenti sentenze della loro Corte costituzio­nale) ci insegna che la stepchild adoption è solo il primo passo per arrivare a quell’esito». Per il testo sulle unioni civili che arriverà in Senato il 26 gennaio c’è tempo fino al 22 per presentare emendament­i alla legge che in commission­e fu subissata da migliaia di proposte di modifica, la maggior parte di carattere ostruzioni­stico. «Ma per l’Aula stiamo preparando emendament­i esclusivam­ente di contenuti — garantisce Lucio Malan, senatore di FI —. Uno su tutti: modificare la legge sul referendum per poterlo fare subito sulle unioni civili».

In tema di referendum sui diritti civili non c’è chi ne sa di più di Marco Pannella. Ieri il leader radicale ha attaccato per le unioni civili il ministro Angelino Alfano leader dell’Ncd: «Il loro è il tentativo di porsi come braccio mondano di un certo clericalis­mo».

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