Kate, telenovelas fama e provocazioni E la star-mediatrice ruba la scena a tutti
Sul polso, ha due tatuaggi (dei sette in tutto che le decorano il corpo da tonica 43enne con l’ossessione per la ginnastica): «Forza Interiore» e «Qui Adesso». Parole d’ordine che indubbiamente faranno comodo in questi giorni a Kate del Castillo perché anche se siamo nel pieno della award season, le febbrili settimane in cui tutta la Hollywood di serie A è concentrata sulle nomination (soprattutto all’Oscar ma anche gli altri premi con i quali l’industria del cinema ogni anno celebra se stessa) l’attrice del momento è lei. Famosissima in Messico e tra il pubblico di lingua spagnola (2,5 milioni di follower su Twitter) era fino all’altro giorno pressoché sconosciuta al pubblico di lingua inglese: si segnalano una comparsata in Bordertown con Jennifer Lopez qualche anno fa, un’apparizione nel telefilm CSI: Miami, e come ruoli da protagonista di film in inglese ci sarebbe quello in un trashissimo thriller, K-11 del 2012, in cui interpretava un detenuto trans che tormenta le altre detenute. Ieri, mentre tutti i produttori e gli agenti cercavano di promuovere i loro film, i loro registi, i loro attori, la scena è stata rubata da Kate. Che, almeno per qualche giorno — immune alla concomitanza con i Golden Globe — è diventata l’attrice più discussa di Hollywood. Messicana, regina delle telenovelas, grazie al ruolo di
produttrice /mediatrice dell’intervista di El Chapo Guzman a Rolling Stone ha trovato finalmente il successo crossover, che attraversa i tipi diversi di pubblico. Figlia d’arte – papà Eric è stato un grande attore di cinema e tv in Messico – Kate è abituata alle uscite anticonformiste: sostenitrice della Peta, l’associazione animalista delle campagne pubblicitarie che fanno sempre discutere, è stata sposata con il calciatore Luis Garcia Postigo (che ha giocato anche in Spagna negli anni ’90) e l’attore Aaron Diaz. Senza figli, ha di recente dichiarato di non volersi più sposare: anche per i numerosissimi impegni di una carriera sempre più lanciata — le sue telenovelas hanno guadagnato cifre monstre per Telemundo, ma i ruoli più succosi sono quelli di trafficante di droga. Su Telemundo in La Reina del Sur ( La regina del Sud) e in Dueños del Paraíso ( Signori del Paradiso). Ha anche interpretato la first lady messicana in Ingobernable per Netflix in spagnolo. Forse era inevitabile che, nel 2012, elogiasse El Chapo descrivendolo come più credibile del governo messicano, reo a suo dire di nascondere la verità sulla cura dell’Aids e del cancro. E ripensandoci oggi, era probabilmente inevitabile l’alleanza con un altro provocatore nato come Sean Penn (che, tra le altre uscite, una volta visitò l’Iraq prima dell’invasione americana incontrando il vice premier di Saddam Hussein, Tareq Aziz).