Le polemiche (e l’invidia) sul colpo di una vita
Le autorità che indagano su Sean Penn che aveva incontrato un criminale sanguinario evaso come «El Chapo» fanno il loro mestiere: non è che se uno è famoso e pieno di fascino allora la legge non vale per lui. Però qual è il giornalista, lo scrittore, il regista che si lascerebbe sfuggire il colpo della vita, l’intervista storica al celebre latitante, al capo di un’organizzazione clandestina dalla fama tenebrosa, al ricercato speciale? Se qualcuno impegnato nel mondo dell’informazione o della comunicazione fosse messo nella condizione di incontrare un uomo su cui si stanno sfiancando le polizie di tutto il mondo, cosa farebbe, andrebbe avanti per fare lo scoop gigantesco, o si recherebbe nel più vicino commissariato per fornire tutti gli elementi utili a catturare il re dei latitanti? Prevarrebbe la virtù civica, o la vanità di chi è vicino al colpo grosso? Mettiamo che un famoso regista, o un famoso giornalista, avessero avuto l’opportunità di intervistare Totò Riina o Bernardo Provenzano quando erano liberi, sarebbero andati avanti o avrebbero avvisato l’antimafia? Occorrerebbero risposte sincere, se non si vuole attaccare Sean Penn per qualcosa che farebbe morire d’invidia ogni giornalista investigativo. E non mi sembra che il semplice possesso del tesserino di giornalista professionista possa essere sventolato come prova di una differenza sostanziale tra una categoria eroicamente votata al culto dell’informazione e un grande attore sprovvisto di certificazione giornalistica. Del resto già con Graziano Mesina o con Salvatore Giuliano, un dilemma del genere si era posto concretamente in più di un caso. Però bisogna accettare le conseguenze dei propri atti. Se per uno scoop non aiuti la comunità ad assicurare alla giustizia un criminale sanguinario, te ne assumi la responsabilità, come fanno i Radicali quando per un principio sanno di infrangere un divieto. Senza lacrimucce da martire della libertà.
Le indagini e lo scoop Le autorità che indagano su Sean Penn fanno il loro mestiere. Ma qual è il giornalista o il regista che si lascerebbe sfuggire un simile scoop?