La vicenda
Lo scorso settembre dieci regioni italiane (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise) hanno chiesto l’abrogazione di un articolo dello «Sblocca Italia» e di cinque del decreto Sviluppo (questi ultimi si riferiscono alle procedure per le trivellazioni)
Le Regioni interessate hanno così presentato sei quesiti referendari per fermare la prima fase di questa modalità di estrazione
La denuncia
È sopravvissuta soltanto la proposta di referendum contro le ricerche entro le 12 miglia dalla costa. Mercoledì la Consulta deciderà se questa è ammissibile Bonelli (Verdi): «Hanno concesso un permesso per 5,16 euro all’anno al metro quadrato»
permesso alla Proceltic Italia srl per 5 euro e 16 centesimi al metro quadrato. Un totale di 1.928,292. Nemmeno duemila euro l’anno», denuncia il verde Angelo Bonelli, in prima linea contro quello che definisce «l’assalto delle lobby petrolifere».
Sobbalza il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: «Occorre spiegare perché a largo delle Tremiti. Trivellare il nostro mare è una vergogna e una follia». Amaro il commento del sindaco delle Tremiti, Antonio Fentini: «Se questo serve a risanare il bilancio dello Stato...».
Le Regioni interessate avevano presentato sei referendum per fermare la prima fase di questa caccia al tesoro che coinvolge società a volte anche piccole che in caso di scoperta dei giacimenti si rivenderanno a caro prezzo i proventi dei contratti di concessione. È sopravvissuto soltanto quello
Sardegna
1 Sud della Sicilia contro le ricerche entro le 12 miglia dalla costa. Mercoledì la Consulta deciderà se è ammissibile. Nell’attesa, vale la pena dare uno sguardo alle zone interessate.
Gli ambientalisti denunciano che il danno c’è ancora prima delle trivelle: la tecnica Airgun — con gli spari ad altissimi decibel — disturba la fauna marina. Il sistema di controlli ancora non è in funzione. Tra le zone marine interessate c’è il Canale di Sicilia. C’è un piccolo cerchio che lambisce marettimo e Favignana e tocca Levanzo, unica area vietata a ricerche e trivelle. Tutto intorno al resto della Sicilia si può. A Pantelleria la concessione G.R 15.PU autorizza le ricerche. Così come nella zona che sta davanti alle spiagge che vanno da Marina di Modica, a Portopalo di Capo Passero fin su a Marzamemi. E interessa anche l’arcipelago delle isole maltesi. Lì, avverte Greenpeace ci sono zone considerate la «nursery» di molte specie ittiche. «A volte però le società che chiedono la