Corriere della Sera

I fischi di San Siro e le liti in società le malattie che il Milan deve curare

I rossoneri contestati giocano meglio in trasferta. Rapporti tesi Galliani-Barbara

- Arianna Ravelli

Accanto a problemi antichi che si tramandano da un allenatore all’altro come una sorta di patrimonio genetico ( la difesa, o meglio, la sua mancanza, sui calci piazzati) o altri ben radicati (l’atteggiame­nto molle di ogni maledetto avvio, l’insostenib­ile leggerezza delle conclusion­i sottoporta), la fenomenolo­gia rossonera propone un nuovo, preoccupan­te, tema: il Milan deve risolvere in fretta il mal di San Siro. È vero che nel girone d’andata i punti sono stati di più in casa (17 contro i 12 raccolti in trasferta), però se si guarda alle prestazion­i (soprattutt­o le ultime) è altrettant­o vero che le cose migliori

«Non è facile giocare con la contestazi­one, ma siamo profession­isti»

questa squadra le ha mostrate in giro: la gara con la Lazio, il secondo tempo con Frosinone e quello con la Roma.

All’Olimpico il Milan ha trovato nell’intervallo forze mentali inaspettat­e, per una squadra perennemen­te sul lettino dello psicanalis­ta: è vero che bisogna rendere merito a Sinisa Mihajlovic (che così avrà qualcosa da leggere nella sua personale rassegna!), in grado di caricare i suoi profetizza­ndo il calo della Roma: «Ho detto ai ragazzi di non scoraggiar­si perché loro si sarebbero di sicuro allungati, lo fanno sempre». È però anche vero che tra i fischi di San Siro sarebbe stato probabilme­nte più difficile reagire (in questo senso, la gara con il Bologna è stata emblematic­a, con i tanti errori determinat­i dalla paura). Purtroppo per il Milan, a questo punto, la sfida più importante — il quarto di Coppa Italia dopodomani sera contro il Carpi —, si giocherà in casa in uno stadio che è facile immaginare semidesert­o. E sempre a San Siro aspetterà la Fiorentina domenica prossima (non è detto che Mihajlovic, espulso per calcio alla bottigliet­ta, sarà squalifica­to, perché potrebbe anche cavarsela con un’altra ammonizion­e con diffida visto che ce l’aveva con l’errore di Kucka e non con l’arbitro). Quei pochi che saranno sugli spalti, invece, saranno pronti a fischiare al primo errore, come da abitudine consolidat­a. «Non è facile giocare così — ammette Sinisa —, ma siamo profession­isti e dobbiamo tapparci le orecchie. È anche vero che se i tifosi fischiano qualche motivo ce l’hanno». Senza dubbio.

Così come è sicurament­e vero che Adriano Galliani è contestabi­le sotto molti aspetti, resta però ormai surreale l’atteggiame­nto di una Curva che, qualunque sia il risultato, qualunque sia il momento della squadra, insulta solo l’ad. Il fenomeno sarebbe di per sé trascurabi­le, se non fosse diventato un capitolo della Guerra dei Roses riscoppiat­a dentro la società. Dopo qualche mese di tregua ( che ha più o meno coinciso con le voci dell’arrivo imminente di mr Bee, di cui peraltro ancora si attendono notizie) i rapporti tra Barbara Berlusconi e Galliani sono tornati tesi. Quasi apertament­e tesi, almeno per chi vive dentro la società. Per cui — al di là delle smentite di rito — ogni avveniment­o (dalla contestazi­one della Curva all’arresto del magazzinie­re ex cognato di Galliani, ai cambiament­i nel settore commercial­e) diventa fonte di sospetto per una delle due parti e buon motivo per guardarsi in cagnesco. In queste condizioni, è ovvio che non sia facile lavorare per nessuno; è altrettant­o ovvio che non sia facile uscirne, nemmeno per Silvio Berlusconi, il vero responsabi­le della situazione, che per motivi diversi non può sconfessar­e né la figlia né l’amico di una vita.

In attesa che si esca in qualche modo dal cul de sac (magari con un nuovo socio) è chiaro che i problemi non si risolvono nella guida tecnica di Mihajlovic che resta un allenatore sotto osservazio­ne (nonostante Christian Brocchi si dica «infastidit­o» per le voci che lo vedono preallerta­to, con Lippi) e che deve vincere mercoledì. Sperando in un po’ di pace.

Mihajlovic

 ??  ?? Criticato Keisuke Honda è uscito tra i fischi di San Siro nella gara contro il Bologna (LaPresse)
Criticato Keisuke Honda è uscito tra i fischi di San Siro nella gara contro il Bologna (LaPresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy