Corriere della Sera

«Nata a Cittadella da genitori nigeriani Mi piace cambiare look e studiare ragioneria»

- Gaia Piccardi

Le schiacciat­e all’idrogeno: il colpo con cui Paola Egonu ha abbattuto la polacca Belcik è stato votato tra i top-5 del torneo di Ankara, vinto ieri dalla Russia (già a Rio). Lo strepitoso apparecchi­o per i denti. Il fisico da modella, che ha incendiato Instagram. Segni particolar­i: zero tatuaggi («Non mi piacciono»), molte extension, miglior giocatrice al Mondiale Under 18, trascinatr­ice (con Alessia Orro) dell’Italia di Bonitta. Se le ragazze del volley possono ancora sperare nei Giochi (ultimo treno a maggio in Giappone), lo devono a questa italiana di seconda generazion­e, che viaggia alla supersonic­a velocità di 17 anni e 23 giorni.

Si è scoperta fortissima, Paola.

«Fortissima è un parolone... Diciamo che ho imparato a gestire i colpi e sono stata aiutata dalle compagne più esperte. Mi hanno accolto bene: all’inizio

«Sono nata a Cittadella e cresciuta a Galliera Veneta, in provincia di Padova. I miei genitori sono nigeriani: si sono conosciuti in Italia. Mamma ha 44 anni e lavora in una casa di riposo. Papà ne ha 52 e trasporta merci. Ho una sorella e un fratello più piccoli».

In Nigeria chi è rimasto?

«Tutti! Saranno una cinquantin­a di parenti. Prima andavo a trovarli ogni 2-3 anni, adesso che mi sono trasferita a Milano nel Club Italia (serie A1), con la scuola e il volley è

«Non voglio giudicare nessuno ma di ignoranza in giro ce n’è eccome...».

È stata presa di mira?

«Oh sì. Sull’autobus. A Treviso, durante un match, i genitori delle avversarie facevano il verso della scimmia. Altrove mi hanno insultata e urlato di tornare al mio Paese».

È questo il suo Paese.

«Io questa gente la ignoro e basta».

Si definisce afroitalia­na.

Fortissima è un parolone Le ragazze più esperte mi hanno aiutata

«So le parole e l’inno lo canto, però significa non dimenticar­si mai delle proprie radici. E che un’appartenen­za non esclude l’altra».

Che passioni ha, oltre il volley?

«Mi piace la musica, qualsiasi canzone tranne quelle italiane: Talento Paola Egonu, 17 anni, 190 cm d’altezza, arriva a schiacciar­e a 3,36 m (Benda)

«Calma. Non sono certa che sarò convocata per il torneo preolimpic­o di maggio. Devo continuare a lavorare duro».

Come sceglie il look per un incontro?

«Extension rosse, bicolori o capelli naturali, che sono corti. Come mi gira. Ho una parrucchie­ra che mi aiuta».

Quando ho visto «12 anni schiavo» ho pianto tutto il tempo

Ha anche un modello di riferiment­o?

«Lupita Nyong’o, l’attrice keniana che ha vinto l’Oscar per ‘‘12 anni schiavo’’. Film bellissimo e molto forte. Ho pianto tutto il tempo: non capisco, tra esseri umani, come si possa essere così crudeli».

Seconda generazion­e

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