Europa protagonista al motor show americano Occhi puntati su Bmw, Audi, Mercedes e Volvo
La nuova Chrysler Pacifica (sopra) è un minivan ibrido plug-in che verrà venduto negli Usa a metà anno. In seguito, arriverà anche in Europa. Con lo stesso nome, Chrysler ha prodotto fra il 2004 e il 2007 un lussuoso crossover
Il Salone di Detroit ha da anni una valenza che supera il mercato statunitense. Un profilo mondiale che non viene smentito neppure quest’anno, nonostante l’assenza di Mini, Jaguar/Land Rover e Bentley. Agli occhi dell’osservatore europeo, infatti, di assoluta importanza sono la quinta generazione della Mercedes Classe E e la Volvo S90, nelle concessionarie in primavera e seguite entro il 2017 dalle varianti wagon. La berlina tedesca sviluppa su una scala più ampia i temi di design svolti dalla Classe C del 2014, ma con spettacolari affondi tecnologici (basti pensare all’enorme strumentazione virtuale spalmata su un multidisplay con diagonale di 31 centimetri) e nella guida assistita, sempre più vicina alla chimera del pilota automatico. La Volvo S90 attinge a piene mani ai canoni stilistici e alla meccanica della nuova XC90 e punta a imporsi tra le ammiraglie a tre volumi, dove
La nuova Mercedes Classe E
la precedente S80 aveva stentato. Anche in questo caso, i motori sono tutti a quattro cilindri, anche per le varianti più potenti, che culminano con l’ibrida T8 da 407 cavalli. Sempre a proposito di tedeschi, va segnalato il prototipo Audi Q6 htron, cioè a idrogeno (con fuel cell), evoluzione della e-tron quattro elettrica presentata al Salone di Francoforte. Sempre Audi svela a Detroit la A4 Allroad Quattro che verrà commercializzata in Europa in estate. La Bmw presenta le versioni «cattive» della Serie 2 Coupé (la M2) e della X4 (la M40i), mosse dallo stesso sei cilindri biturbobenzina di 3 litri da 370 e 360 cavalli. Se Porsche propone una leggera rivisitazione estetica delle 911 Turbo coupé e cabriolet, ma con potenze ancora aumentate (540 cv per la «normale» e 580 per la S), Ford ritocca la Fusion, che da noi si chiama Mondeo, dandole un muso più morbido. Il fronte delle auto a «emissioni zero» si allarga con la Chevrolet Bolt, una monovolume elettrica compatta (tipo la Bmw i3), che dichiara un’autonomia di 320 km e che, nel 2017, arriverà in Europa con il marchio Opel. Un futuro europeo potrebbero averlo pure la Kia KCD12 Concept (o, quantomeno, il modello di serie che ne deriverà) e la Genesis G90, la nuova ammiraglia Hyundai. Due vetture di lusso (la prima è un grande suv, la seconda è una imponente berlina a tre volumi) che condividono la base meccanica, con motori a benzina V6 a V8.